Raffaele Caravaglios. È nato a Castelvetrano da famiglia che ebbe sempre gran culto per l'arte musicale. Giovanissimo ancora, si dedicò allo studio della musica sotto la cura del padre. A dieci anni era già noto quale violinista per varii concerti dati in diverse città della Sicilia. Nel collegio di Palermo, ebbe a maestri La Cara, Caracciolo, e il grande Platania. Per due anni consecutivi ebbe l'onore di dirigere l'orchestra nei saggi accademici, nei quali presentò una Sinfonia in 4 tempi e diversi Quartetti.
Nel 1884 Raffaele Caravaglios uscì dal Conservatorio, e, guadagnò per concorso il posto di direttore della banda di Alcamo, che sotto la sua direzione prese parte alla gara indetta dal Comitato della Esposizione Nazionale di Palermo e vi guadagnò il primo premio e la gran Medaglia d'oro.
Nel 1894 i componenti della disciolta banda civica Napoletana vollero riunirsi sotto la bacchetta del maestro Caravaglios e prendere parte alla gara di esecuzione promossa dal Comitato delle feste estive. E fu un trionfo. La Commissione esaminatrice assegnò il Primo Premio a voti unanimi. Pochi anni dopo il Municipio di Napoli offrì al Caravaglios la nomina di maestro direttore della sua banda, e da quel tempo la medesima salì in quella rinomanza che tutti le riconoscono.
L'attività del Caravaglios si volge anche nel campo dell'insegnamento privato ed una immensa schiera di allievi frequenta la sua scuola.
Il Caravaglios nonostante che le sue molteplici occupazioni di direttore della Banda Civica, di concertatore dell'orchestra al S. Carlo, di direttore della Scuola musicale del R. Albergo dei poveri, di direttore della Banda dei ciechi e di membro di diverse Commissioni artistiche, non gli concedano mai riposo alcuno, pure trova tempo di arricchire il repertorio bandistico di interessanti e riuscite composizioni, nonchè di riduzioni e trascrizioni. Ne accenniamo alcune: l'Inno a Loubet, che gli fruttò l'alta onorificenza di Cavaliere, uff. dell'Acc. di Francia, l'Inno Nazionale; l'operetta Il Seminarista, che a Tunisi soltanto ebbe centotrenta rappresentazioni, altre due operette La contessa di Roccadoro e Il matrimonio a mezzanotte, le Messe di Requiem e di Gloria, l'Allegro di Concerto per clarinetti soprani, il Canto al Cinquantenario, composto in occasione delle feste per il cinquantenario del Plebiscito del Napoletano, due Elegie, una in morte di Bovio, l'altra in morte di Domenico Morelli, una Ouverture eroica e una Sinfonia eseguita nel R. Conservatorio di Palermo e diretta dallo stesso autore, e infine i Poemi Sinfonici, pubblicati dal Sandron di Palermo. A tutto ciò si unisca una infinità di pezzi per pianoforte editi dal Salabert di Parigi, dal Calace di Napoli; la recente Suite per quattro flicorni, il brillante Inno dei giornalisti, e le pregevoli riduzioni wagneriane pubblicate dal Ricordi.
È imminente la pubblicazione di Cento temi di marcia per uso di coloro che si dedicano all'arte bandistica (Casa editrice Musica - Roma).

Annuario dei musicisti. Manuale dei cultori e degli amatori
Casa Editrice “Musica”, Roma, a. I, 1913