Giovanni Barbieri

Giovanni Barbieri.
Nato a Napoli nel 1862 dall'insigne pittore Raffaele Barbieri. Licenziato al R. Conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli a I7 anni e a pieni voti, si recò subito a Milano ove si presentò al pubblico con una importante esecuzione pianistica. Questa ebbe luogo nella stessa sala del Conservatorio, concessagli dal Barzini, allora direttore, dove, pochi giorni prima, tenne un concerto Ferruccio Busoni.
Tornato a Napoli fondò il Circolo intitolato al suo nome, che è divenuto un simpatico centro propulsore di buona musica e buon gusto.
È fecondo e vario compositore: un Concerto-stucke per pianoforte ed orchestra, una Suite drammatica: Didone, un Concerto in fa diesis, in tre tempi, dedicato a Giuseppe Martucci che assai lo apprezzò e gradi, sono frequentemente eseguiti. Ha scritto anche tre sonate per pianoforte e violino, di cui la terza provocò la seguente lettera di Massenet:
«En passant pour Paris hier à le matin, 3 septembre 1910, jai pu lire entierement votre troisième Sonate pour piano et violon. Votre musicalité est de premier ordre et j'aime la belle littèrature musicale j'aime la musique la vraie! et puis avez l'âme condition essentielle a côté de ce que je viens de signaler.
Vous êtes un maître dans l'acception la plus complète.
Votre admirateur et votre ami soussigné MASSENET».
Artista prevalentemente melodico, il Barbieri ha scritto varie opere pel teatro, tra cui una inspirata al poema Gli amori degli Angeli di Tommaso Moore (libretto di Menotti Buia) rappresentata a Siena con successo, tanto che gli procurò la nomina a socio onorario della Società del quartetto classico senese, di cui fanno parte, Puccini, Zanella, ecc.
Altre opere sono: A quai rêvent les jeunes filles, dal De Munet (libretto di Scalinger), La collana di perle, da Walter Scott (libretto di Luigi Conforti), Ghismonda, dal Boccaccio (libretto di Mantella Profumi), ecc.
Insegna a S. Pietro a Maiella ed ha una numerosa scolaresca privata.
Annuario dei musicisti. Manuale dei cultori e degli amatori
Casa Editrice “Musica”, Roma, a. I, 1913