PEREZ (David), figlio d'uno spagnuolo stabilito in Napoli, nacque colà nel 1711, e studiò la musica nel Conservatorio di Loreto sotto i maestri Gallo e Mancini. Terminati i suoi studj musicali con molto successo, il suo protettore Naselli, nobile palermitano ed intendentissimo anch'egli di musica (V. suo art.), lo condusse seco in Palermo, ove fu tosto eletto maestro della real cappella palatina, ch'egli arricchì di sue egregie composizioni. Tra queste distinguonsi particolarmente i Responsorj della settimana santa alla Palestrina, dove si ammira la singolare espressione delle parole, e la vera musica di chiesa. Scrisse eziandio per il teatro di Palermo dal 1741 sino al 1748. Tornò in Napoli, ove la sua Clemenza di Tito ebbe il più gran successo nel teatro di S. Carlo; la riputazione ch'egli si stabilì, lo fece chiamare in Roma e in diversi teatri d'Italia. Nel 1752 fu invitato dalla corte di Lisbona al servigio del re Giuseppe. Il Demofoonte fu la prima opera, che egli vi compose: il celebre Gizziello era il primo uomo, e il gran Raff il tenore, la di lui musica ebbe gli applausi universali. Scrisse ancora molta musica di chiesa per quella cappella reale, che è rimasta celebratissima e con ispezialità i suoi Responsorj de' morti pei funerali di quel monarca, che incisi superbamente in rame furono pubblicati in Londra con in fronte la di lui effigie, dei quali egli stesso ne mandò in dono una copia a mio padre.

Giuseppe Bertini
Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de’ più celebri artisti di tutte le nazioni si’ antiche che moderne
Palermo, dalla Tipografia Reale di Guerra, 1814


PEREZ DAVIDE. Nacque in Napoli nel 1711 da Giovanni di origine Spagnuola. Apprese la Musica da Antonio Gallo, e Francesco Mancini maestro del Conservatorio di S. Maria di Loreto. Terminati gli studii armonici si portò in Palermo, e fu maestro di Musica di quella Cattedrale. Vi dimorò fino all'anno 1748, e vi acquistò fama di valente Compositore. Reduce in Napoli compose la Musica per lo dramma la clemenza di Tito generalmente encomiata, e rappresentata nel teatro di S. Carlo, per Roma quella della Semiramide, e del Farnace, e per altri teatri d'Italia quella della Didone abbandonata, della Zenobia, e dell'Alessandro nelle Indie. Scrisse anche la Musica per gli seguenti drammi: il Demetrio -- l'isola disabitata -- il Solimano -- il Siroe -- la Camilla -- Adriano in Siria -- Artaserse. Nel 1752 si trasferì in Lisbona al servizio di quella Corte che l'applaudì, e lo distinse creandolo cavaliere dell'ordine di Cristo. La prima sua produzione armonica in detta Città fu il Demofoonte assai lodata, avendovi cantato Gizziello da primo soprano, e Raff da tenore. Scrisse anche molte cose per servizio di Chiesa, come un Dixit -- un Magnificat -- due Credo -- due Laudate pueri -- il salmo Nisi Dominus -- il matutino de' morti -- et incarnatus est a due cori -- il salmo Memento Domine a due cori -- matutino per la settimana santa, e Miserere -- altro matutino per settimana santa -- ed alcune Messe, una delle quali si cant'ancora nel giorno di S. Filippo nella Chiesa de Girolamini di questa Città. Compose pure una serenata a 4 voci -- solfeggi per due soprani, e molte arie e duetti. Nel 1779 terminò i suoi giorni in Lisbona dopo avervi dimorato anni 30.

Carlantonio de Rosa marchese di Villarosa
Memorie dei compositori di musica del Regno di Napoli
Napoli, dalla Stamperia reale, 1840