MANNA (Gennaro), compositore napoletano assai distinto, specialmente per la sua musica di chiesa, era nipote del maestro Sarri. Dopo di avere scritto nel 1751 la Didone in Venezia, nel 1753, il Siroe, ed altri drammi per alcuni teatri d'Italia, ritirossi in Napoli, ove compose tutta la musica de' Salmi e delle Messe per le gran cerimonie della chiesa, e quivi morì verso il 1788. Il suo stile è molto adattato a questo genere, grave, maestoso, divoto, e quando le parole esiggono un andamento allegro, egli sa farlo ben distinguere dall'allegro profano e teatrale: in somma la sua musica per chiesa è tale, qual saggiamente viene prescritto dal gran Benedetto XIV, cioè che il canto sia del tutto differente da quell'usato ne' teatri ed acciò le parole vi si possano sentire, non venga oppresso ed ingombro dal fracasso de' stromenti.

Giuseppe Bertini
Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de’ più celebri artisti di tutte le nazioni si’ antiche che moderne
Palermo, dalla Tipografia Reale di Guerra, 1814


MANNA GENNARO napoletano nipote di Domenico Sarri. Fu alunno del Conservatorio di S. Maria di Loreto. Morto il celebre Durante, nel 1756 fu eletto interinamente Gennaro Manna per dar lezione a quel giovani. Fu in seguito intimato un concorso per scegliersi il migliore, ma fu inutile non essendosi ritrovati concorrenti. Fu perciò ammesso il Manna per proprietario con duc. 8 al mese, insieme col maestro Gallo, senza superiorità fra di loro. Manna fu ricevuto dagli alunni di Durante con gran trasporto, avendo un'eccellente voce, sorprendente arte di cantare, modulando con sommo valore ogni cantilena, e modificando il forte del contrappunto. Terminato il corso d'insegnamento nel Conservatorio cominciò a scrivere in Musica, e fu lodato ed applaudito. Girò per l'Italia, e ne' migliori teatri di essa scrisse molti drammi assai applauditi, e fra questi la Didone del Metastasio, ed il Siroe nel 1753, e varie arie. Nel 1780 si ritirò in Napoli e si addisse unicamente a comporre Musiche per uso di Chiesa, e sono le seguenti: una Messa -- un mottetto -- due lezioni del 2.° notturno per la notte di Natale -- una pastorale a 4 voci -- cantata a 4 voci con coro ed altri stromenti -- il trionfo di M.a Vergine assunta in Cielo.

Carlantonio de Rosa marchese di Villarosa
Memorie dei compositori di musica del Regno di Napoli
Napoli, dalla Stamperia reale, 1840