Federici (Vincenzo), membro del R. conservatorio di Milano, e celebre in Italia per molte opere serie da lui poste in musica, che han meritato il più gran successo. Il suo stile ha molta grazia, ed espressione, ricco di nuove e brillanti modulazioni, e tutti i teatri d'Italia e d'oltramonti risuonano delle sue bellezze musicali. Nel 1802, scrisse per il teatro di Palermo la Zaira, Oratorio, la di cui eccellente musica è stata molto applaudita e replicata sempre con piacere in più parti dell'Italia. Nel 1790, egli scrisse l'Olimpiade, e nel 1803, Castore e Polluce in Milano, dramma ch'era stato posto prima in musica da' bravi maestri Sarti in Pietroburgo, e Bianchi in Firenze; Federici sorpassò ambidue. Egli ha scritto in oltre l'Idomeneo, e Oreste in Tauride, che trovansi impressi nel Magazzino del Sig. Ricordi in Milano.

Giuseppe Bertini
Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de’ più celebri artisti di tutte le nazioni si’ antiche che moderne
Palermo, dalla Tipografia Reale di Guerra, 1814