DONI (Giov. Batt.), patrizio fiorentino, professore di eloquenza e membro delle Accademie di Firenze e della Crusca, scrittore elegante insieme e profondo teorico, morto quivi nel 1647 d'anni 53. Ecco i titoli delle opere da lui pubblicate: Compendio del trattato dei generi e modi della musica, Roma 1636, in 4º. De præstantia musicæ veteris 1647, in 4º. Trattato sopra il genere enarmonico. Cinque discorsi sopra gl'istrumenti di tasti ec. Dissertatio de musica sacra vel ecclesiastica, recit Romæ an. 1640. Della musica scenica e teatrale. Tutte coteste opere e molte altre di Doni sono state raccolte e stampate in Firenze in 2 vol. in fol. nel 1763, alla quale edizione ebbero parte più cel. letterati come: Gori, Passeri, ed il P. Martini ne compilò il copiosissimo indice, sotto il seguente titolo: Io: Bapt. Doni Florent. opera, pleraque nondum edita, ad veterem musicam illustrandam pertinentia, ex autographis collegit et in lucem proferri curavit Franc. Gorius, absoluta vero op. et stud. J. B. Passerii. Tuttavia molte opere di Doni rimangono ancora inedite, non meno delle sopraddette pregevoli, di Lettere, di Dissertazioni, di Ragionamenti ec. di cui ne ha dato il catalogo nella di lui vita il Sig. Canon. Bandini, bibliotecario della Lorenziana di Firenze (V. Histoir. de la Litter. d'Ital. par A. Landi, t. 5, p. 163). Doni nella sua opera intitolata Lyra Barberina (in memoria d'Urbano VIII, che l'onorò di sua amicizia,) o Amphichordum dà la descrizione, e spiega l'uso di questo istrumento di sua invenzione. Ma ecco dove egli è men riuscito: pretese egli trovare l'antica lira de' greci. “Raccoglie perciò i monumenti appartenenti a questo stromento, si fa delle difficoltà, tenta di scioglierle, e sorte del gran mare delle sue ricerche con presentar all'Europa per termine delle sue fatiche una chitarra pregna di molti chitarrini, confessando egli stesso, non essere questo stromento degli antichi, ma parto solamente della sua immaginazione. Egli è tanto complicato, che niuno l'ha curato, nè fabbricato dopo la sua morte.” Questo si è il giudizio che ne dà l'accurato Requeno (Tom. 2. p. 415). Doni frattanto, per le altre sue fatiche sulla musica, meritamente ha riportati gli elogj di Rhenesio, di Gassendi, di apostolo Zeno, del dotto Burney e del Martini.

Giuseppe Bertini
Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de’ più celebri artisti di tutte le nazioni si’ antiche che moderne
Palermo, dalla Tipografia Reale di Guerra, 1814