Giovanni Battista Borghi
BORGHI (Giov.-Battista) di Orvieto nel patrimonio di san Pietro, nell'uno e nell'altro stile per chiesa e per teatro riuscì eccellentissimo. Nel 1771, diè al teatro di Venezia il dramma del Ciro riconosciuto, ma non ebbe buon successo. Fu più felice in Firenze, ove diede nel 1783 Piramo e Tisbe. Le altre sue composizioni molto pregiate dagl'intendenti sono: Alessandro in Armenia, 1768; Ricimero, 1773; Eumene 1778. Vi sono anche di lui Messe, e Litanie composte sopra temi di una tale chiarezza, e facilità, che se ne ritengono a mente infino i motivi, benchè lo stile ne sia grave e divoto, qual si conviene all'invocazione della santa Vergine. Egli divenne pel suo merito maestro di cappella di nostra Signora di Loreto, dove finì di vivere nel vigor degli anni, non avendone compito ancora cinquanta, nel 1790. L'ab. Arteaga lo ha confuso con Luigi Borghi allievo del Pugnani, compositore anch'egli e virtuoso in Londra, benchè italiano; e di lui può dirsi quel che dell'altro egli ha detto, che “con una certa dolcezza e soavità rammorbidì a maraviglia la robustezza dello stile propria di quella scuola.” Nel 1784 e nella gran musica funebre in onore di Hendel, che si diede in Londra, Luigi Borghi era il primo dei secondi violini. Vi sono di lui più sonate, concerti ed a solo di violino con accompagnamento stampate a Parigi, a Amsterdam, e a Berlino.
Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de’ più celebri artisti di tutte le nazioni si’ antiche che moderne
Palermo, dalla Tipografia Reale di Guerra, 1814
Giuseppe Bertini
Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de’ più celebri artisti di tutte le nazioni si’ antiche che moderne
Palermo, dalla Tipografia Reale di Guerra, 1814