Orazio Benevoli
BENEVOLI (Orazio), allievo di Bernardino Nanini, divenne maestro di cappella della basilica di san Pietro in Roma nel 1650, e morì dodici anni dopo. Antonio Liberati nella sua lettera a Ovidio Persapegi, assicura che Benevoli supera di molto il suo maestro Nanini, e tutti i viventi contrappuntisti, nell'arte di scrivere la fuga e 'l contrappunto a quattro e a sei cori, di quattro parti ciascuno. Burney cita di costui una messa a sei cori o ventiquattro voci, che nell'effetto supera tutto ciò che si conosce in questo genere. Le di lui composizioni vengono raccomandate a' giovani studenti quai modelli di perfezione, dai padri Martini e Paolucci. (V. Saggi di contr. ed Arte prat. di contrap.)
Giuseppe Bertini
Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de’ più celebri artisti di tutte le nazioni si’ antiche che moderne
Palermo, dalla Tipografia Reale di Guerra, 1814