BACCHINI (don Benedetto) monaco ed abbate della congregazione di Monte-Casino, bibliotecario di Modena, e letterato insigne, non che profondo antiquario, e critico giudizioso. Egli era nato nel 1651 a Borgo san Donnino, nel ducato di Parma, e fattosi benedettino nel 1667 si diè allo studio con tale applicazione, che diede molto a dubitar di sua vita. Rimesso in salute diè principio in Parma al Giornale dei Letterati opera periodica, che fece spiccare la profonda dottrina e lo squisito giudizio del dotto monaco, ma che gli trasse addosso un gran numero di nemici, e così possenti essi furono, che giunsero ad oscurarlo nello spirito del duca Ranunzio II, in guisa che l'anno 1691 questo principe bandì il giornalista da' suoi stati. D. Benedetto ritirossi in Mantova, ed alquanti mesi dopo Francesco II, duca di Modena, lo chiamò in sua corte, e fecelo suo istoriografo e bibliotecario. Nel mese di luglio dell'anno 1721 fu dall'università di Bologna nominato professore di storia ecclesiastica, e pochi giorni dopo gravemente ammalatosi terminò ivi la sua vita all'età di 69 anni. Egli lasciò molte dottissime opere tra le quali evvi una erudita dissertazione de sistris, eorumque figuris ac differentis, a cui Giacomo Tollio professore in Utrecht ha aggiunta una sua dissertazione sullo stesso argomento ed alcune note, ch'egli ivi pubblicò per le stampe l'anno 1696.

Giuseppe Bertini
Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de’ più celebri artisti di tutte le nazioni si’ antiche che moderne
Palermo, dalla Tipografia Reale di Guerra, 1814