Gennaro Astarita

ASTARITA (Gennaro), compositore napoletano assai stimato in Italia. Il suo stile grazioso e naturale gli conciliò da pertutto il favore del pubblico, comechè il sentimento dei conoscitori fosse alle volte un pò differente. Egli compose un rondò, che comincia: Come lasciar poss'io l'anima che adoro, ec., che è stato universalmente applaudito; riuscì sopra tutto nell'opera buffa. La sua Circe ed Ulisse nel 1787 fu rappresentata sopra tutti i teatri della Germania con grande applauso.
Giuseppe Bertini
Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de’ più celebri artisti di tutte le nazioni si’ antiche che moderne
Palermo, dalla Tipografia Reale di Guerra, 1814
ASTARITA GENNARO napoletano. Ci è ignoto ove nacque, ed in quale de' Conservatorj di Napoli avesse appresa la Musica. Si sa solamente che acquistò in Italia fama di buon Compositore. La semplicità, e naturalezza del suo stile piacque assai, sebbene taluni vi trovassero che ridire. Sommo plauso ottenne per un rondò, che incominciava -- come lasciar poss'io quell'anima, che adoro. Nello scrivere le opere buffe si distinse mirabilmente, e fra queste si numerano la Conlessa di Bimbimpoli scritta nel 1772, e nell'istesso anno li visionarii, e nel 1773 le finezze di amore, e la farsa -- non si fa, ma si prova -- la Contessina -- il Principe ippocondriaco - ed il marito, che non ha moglie nel 1774. Nel 1775 la critica teatrale -- ed il mondo della luna. Nel 1777 la dama imaginaria -- l'Armida -- e l'Isola di Bengali. Nel 1783 compose l'Ulisse, e Circe, che fu rappresentata in tutti i teatri d'Italia; ed un tantum ergo a voce sola. Lasciò molte altre sue composizioni, che non furono pubblicate.
Carlantonio de Rosa marchese di Villarosa
Memorie dei compositori di musica del Regno di Napoli
Napoli, dalla Stamperia reale, 1840