Francesco Serato

Francesco Serato (Castelfranco Veneto, 17.IX.1843 - Bologna, 24.XII.1919).
Il violoncello del Quartetto Bolognese
Nato a Castelfranco Veneto il 17 settembre 1843, Francesco Serato insegnò al Liceo Musicale di Bologna dal 1871 al 1913 formando uno stuolo di valenti violoncellisti tra i quali possiamo ricordare Arturo Bonucci, Nerio Brunelli, Gilberto Crepax, Amleto e Umberto Fabbri, Ferdinando Frasnedi e Giovanni Lettimi, il musicista cui la città di Rimini ha dedicato il suo istituto musicale. A titolo di curiosità citiamo ancora tra gli allievi (dal 1905 al 1908) il francese Roger Marie Bricoux, la cui notorietà, comunque, deriva principalmente all'esser morto nel naufragio del Titanic (1912).
Prima di averne notizie a Bologna, troviamo Serato nell’orchestra della Scala dal 1867 al 1870 come primo violoncello per il ballo e, nella stagione di carnevale 1870-71, come primo violoncello per l’opera. Nella stessa occasione compare come primo violoncello per il ballo anche un Carlo Serato, probabilmente fratello di Francesco. Abbiamo già visto come fosse attivo come primo violino, in quella stessa stagione milanese, il citato Leone Sarti assieme al gruppo di musicisti bolognesi da lui capitanati. Lo stesso Sarti o altri musicisti del gruppo potrebbero essere stati il tramite che portò Francesco a Bologna come sostituto di Carlo Parisini nella classe di violoncello del Liceo musicale (s'aggiunga l'aggregazione all’Accademia Filarmonica nel 1873). A Bologna fu presente nell’orchestra del Comunale e in quella della Società del Quartetto, divenendo interprete rinomato di musica da camera con il Quartetto Bolognese.
La fama e la stima di cui godeva Serato, che sappiamo nel 1892 domiciliato a Bologna in via Mazzini 82, travalicava certo di molto i confini cittadini. A lui si rivolgeva, tra altri, Arturo Toscanini per richiedere i migliori allievi da impiegare nelle proprie orchestre. Come abbiamo visto, il figlio Arrigo (1877-1948), allievo del collega quartettista Federico Sarti, da vero emblema del filogermanesimo strumentale bolognese si perfezionò con Joseph Joachim e fu quindi insegnante presso il Conservatorio Klindworth-Scharwenka di Berlino prima di tornare in Italia per ricoprire la cattedra di violino al Conservatorio di Santa Cecilia. La figlia Cleopatra (1879-1964), arpista, allieva di Emma De Stefani Consolini (cui succedette nel 1929 alla cattedra di arpa del Liceo) fu moglie del citato Frasnedi e quindi del direttore d’orchestra Rodolfo Ferrari.
Ritiratosi dall’insegnamento nel 1916, Francesco Serato morirà a Bologna il 24 dicembre 1919 avendo consegnato la sua eredità violoncellistica e la sua classe all’allievo Arturo Bonucci, dopo un interludio, tra il 1916 e il 1919 che ne vide docente Augusto Fabbri.
A Serato Ferruccio Busoni dedicò la Serenata per violoncello e pianoforte op. 34.
Daniele Tonini
I 42 anni di Serato
in Jadranka Bentini e Piero Mioli (a cura di)
Maestri di Musica al Martini. I musicisti del Novecento che hanno fatto la storia di Bologna e del suo Conservatorio
Bologna, Conservatorio «Giovan Battista Martini», 2021