Don Stefano Romano (Napoli, 14.I.1928 - ivi, 25.III.2022).
Dopo gli studi classici venne ammesso al Seminario Maggiore di Capodimonte e, completati i corsi di Facoltà Teologica nella sezione S. Tommaso d’Aquino, fu ordinato sacerdote il 26 luglio 1953 dall’Arcivescovo Cardinale Marcello Mimmi.
Nel Conservatorio «S. Pietro a Majella» di Napoli ha conseguito i Diplomi di Organo e composizione organistica (con Gennaro D’Onofrio, 1959), Pianoforte (con Vincenzo Vitale, 1969), Composizione (con Antonio Cece e Renato Parodi, 1962). Ha partecipato ai corsi di perfezionamento dell’Accademia Chigiana di Siena in organo sotto la guida di Fernando Germani e in composizione con Luigi Dallapiccola.
È stato nominato Assistente Ecclesiastico del Comitato napoletano «Messa degli Artisti» dal Cardinale Alfonso Castaldo. Nominato Membro della Commissione Diocesana per la Musica Sacra dal Cardinale Marcello Mimmi, ne è stato poi nominato Presidente dal Cardinale Corrado Ursi.
Per 40 anni è stato assistente della GIAC nella Parrocchia "SS. Trinità" in via Tasso e Viceparroco.
È stato docente d’Organo e composizione organistica nei Conservatori di Avellino, Foggia e infine del San Pietro a Majella di Napoli.
È stato Ispettore onorario del Ministero dei Beni Culturali, membro della Commissione nazionale di Organologia dell’«Associazione Italiana S. Cecilia», ha fatto parte della Commissione Nazionale per la tutela degli organi storici e dal 1950 è stato socio dell’Associazione Italiana Santa Cecilia (AISC) della quale è stato Direttore del Segretariato di Organologia.
Ha collaborato alla costituzione del Museo degli Organi Storici Napoletani raccogliendo strumenti lasciati in stato di abbandono e degni di ripristino. A Napoli è stato organista nella Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio e nella Chiesa dell’Augustissima Arciconfraternita dei Pellegrini.
Pubblicazioni:
L’organo restaurato nella Chiesa del Gesù Nuovo (Napoli, Giannini, 1986); L’Arte Organaria a Napoli. Catalogo degli Organi antichi esistenti nel territorio dell’Archidiocesi partenopea (I vol.: Napoli, Società editrice napoletana, 1980; II vol.: Napoli, Arte Tipografica, 1990); Un organo settecentesco nella Basilica di Capodimonte Santuario mariano diocesano (Napoli, Publiland, 1994); L’organo rinnovato di Domenico Curci Napoli 1827. Arciconfraternita S. Maria di Piedigrotta (Napoli, Tip. A. D’Alessandro, 1995); L’organo restaurato di Domenico Curci, 1828 (Napoli, Arti grafiche Licenziato, 1997); Schubert (Franz Peter Seraph) Ave Maria (musica religiosa o canzone profana?) (Napoli, 2002); La chiesa di Santo Stefano al Vomero: dall’archivio di una chiesa di campagna (Napoli, Cattolica Ecclesiae Domus, 2009); Domenico Antonio Rossi. Organaro. Napoli 1769: racconta (Napoli, Arti Grafiche Licenziato, 2012); Girolamini. Archivio musicale. Documenti. Memorie. Testimonianze (s.e., s.d. [2020]). Inoltre: Intervista al Maestro Fernando Germani; La Chiesa di S. Stefano al Vomero.
Ha curato la traduzione dell’opera di Walter Emery Gli abbellimenti di Bach (Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1998).
Composizioni:
Piccolo diario musicale per organo, pianoforte, ensemble cameristici e vocali (Roma, AISC Associazione Italiana Santa Cecilia, 2000); Inno a San Gennaro (Napoli, D’Alessandro, 2003); Ave lirica per voce e organo su testo di S. Anselmo (Napoli, 1972, proprietà dell’autore); No lirica per voce e organo su testo di Salvatore Martorelli (Napoli, 1972, proprietà dell’autore).
Ha inciso in CD: Pagine organistiche di autori napoletani dal 500 all’800; La Passione secondo S. Luca di Heinrich Schütz per soli, coro e organo.
Ha collaborato alla registrazione video del concerto di collaudo di un organo del 1846 nella Parrocchia S.S. Immacolata a Cercola restaurato da Gustavo Zanin.
Ha collaborato ai restauri degli organi napoletani santa Maria della Neve di Ponticelli (Tamburini) e all’organo De Martino 1750 nella Basilica di Santa Restituta (Formentelli).

Claudio Paradiso

L'archivio di Stefano Romano è custodito nel DMI di Latina.