Giuseppe Di Diego
Di Diego Giuseppe (Lanciano, 8 marzo 1836 – ivi, 7 aprile 1871).
Partecipava all’attività impiantata dal fratello Luigi. Peraltro oltre a costruire i pianoforti i Di Diego li accordavano, o almeno tale attività era svolta da Giuseppe e dal figlio Nicola visto che in un trafiletto del periodico locale I «3 Abruzzi» si scrive: «[…] Chi non ricorda il povero Giuseppe Di Diego e la sua grande abilità nell’accordare i pianoforti: orbene il suo figliolo Nicola ha già dato non dubbie prove di essere in tale arte provetto quando (sic!) il padre e forse più ancora, tanto che è già molto richiesto in città e fuori. Educato sotto abili maestri locali e forestieri, e dotato di ingegno svegliato, la sua riuscita non poteva essere che buona e tale è stata. […] E giacché stiamo in questo discorso diciamo francamente che già da vario tempo ci correva l’obbligo di far notare ai nostri lettori un altro bravo artista della nostra città, il Sig. Luigi di Diego, zio del Nicola. Egli è un vecchio ed abile costruttore di pianoforti, ed ora ne sta conducendo a termine uno verticale, che è già un gioiello di arte e di precisione, e che varrà certo a mettere maggiormente in rilievo la sua abilità […]».
In buona sostanza è possibile affermare che certamente per tutto il secolo XIX la città di Lanciano fosse stata sede di una tradizione di costruttori di organi e poi di pianoforti che venne meno progressivamente nei primi decenni del secolo successivo.
© Centro di Documentazione e Ricerche Musicali Francesco Masciangelo
Dizionario dei musicisti frentani
www.centromasciangelo.org
Partecipava all’attività impiantata dal fratello Luigi. Peraltro oltre a costruire i pianoforti i Di Diego li accordavano, o almeno tale attività era svolta da Giuseppe e dal figlio Nicola visto che in un trafiletto del periodico locale I «3 Abruzzi» si scrive: «[…] Chi non ricorda il povero Giuseppe Di Diego e la sua grande abilità nell’accordare i pianoforti: orbene il suo figliolo Nicola ha già dato non dubbie prove di essere in tale arte provetto quando (sic!) il padre e forse più ancora, tanto che è già molto richiesto in città e fuori. Educato sotto abili maestri locali e forestieri, e dotato di ingegno svegliato, la sua riuscita non poteva essere che buona e tale è stata. […] E giacché stiamo in questo discorso diciamo francamente che già da vario tempo ci correva l’obbligo di far notare ai nostri lettori un altro bravo artista della nostra città, il Sig. Luigi di Diego, zio del Nicola. Egli è un vecchio ed abile costruttore di pianoforti, ed ora ne sta conducendo a termine uno verticale, che è già un gioiello di arte e di precisione, e che varrà certo a mettere maggiormente in rilievo la sua abilità […]».
In buona sostanza è possibile affermare che certamente per tutto il secolo XIX la città di Lanciano fosse stata sede di una tradizione di costruttori di organi e poi di pianoforti che venne meno progressivamente nei primi decenni del secolo successivo.
© Gianfranco Miscia
© Centro di Documentazione e Ricerche Musicali Francesco Masciangelo
Dizionario dei musicisti frentani
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