Zenone Bertolasi

BERTOLASI ZENONE (1827 - 1885) - Celebre baritono, che col suo sorgere segnò il tramonto del grande Felice Varesi. Possedeva una voce strapotente, vibrata, pastosa e straordinariamente malleabile, nonché un phisique du ròle che, se gli nuoceva nell'interpretazione di altri personaggi, lo favoriva enormemente nel Rigoletto, opera nella quale aveva commosso anche Verdi. Come il Varesi, che del Rigoletto fu il primo ed insuperato interprete, aveva una figura fisica non troppo felice: basso di statura, tarchiato e un po' sbilenco, non gli serviva una particolare truccatura per indossare le vesti del buffone di corte. I suoi primi passi furono tanto difficili, quanto facili sono state le sue vittorie. Ma se la sua maggior gloria fu l'interpretazione di quell'opera, in altre cinquanta entusiasmò i pubblici dell'intera Europa e delle due Americhe. Nel Machbet ebbe pochi rivali e il Conte di Luna del Trovatore, l'Hoël della Dinorah, Enrico della Lucia, Amonasro dell’Aida, Ernesto del Pirata hanno difficilmente trovato interpreti più fedeli ed efficaci. Innumerevoli le sue esecuzioni di opere wagneriane, e particolarmente del Lohengrin, del Parsifal e soprattutto del Tannhäuser, ove nel canto dei Bardi e nella romanza della stella emetteva delle note cosi gravi da sembrare accordi d'organo. Trovatosi casualmente a Verona durante la stagione lirica di carnevale 1877-78 al Filarmonico, accettò di sostituire il baritono del Don Carlos, ammalatosi proprio a due ore dalla recita. Dai suoi concittadini ebbe accoglienze festosissime e alla fine del terz'atto l'impresa gli offrì sulla scena una corona d'alloro. Squagliatosi durante un pranzo in suo onore, lo trovarono sprofondato in una poltrona, addormentato come un ghiro. Da una tasca della giacca stava quasi per cadere una grande busta gialla, sulla quale stava scritto: «Da consegnarsi all'ospizio più bisognoso della città». Era l'onorario che aveva percepito per la sua recita del Don Carlos. A Verona aveva già ottenuto un altro splendido successo al Teatro Nuovo con il Faust. Morì a Milano dopo breve e violenta malattia. Le sue spoglie riposano nel nostro cimitero ove gli fu eretto un busto marmoreo.
Alberto Gajoni Berti
Dizionario dei musicisti e cantanti veronesi (1400-1966)
Verona, Tipo-lito Cortella, 1966