Massimo Fargnoli

Massimo Fargnoli (Napoli, 13.V.1957) ha affiancato gli studi universitari a quelli di chitarra classica (Luigi Schininà), pianoforte (Luigi D’Ascoli e Margherita La Peruta) e composizione (Enzo De Bellis). È presidente dell'Accademia Musicale Napoletana (fondata da Alfredo Casella nel 1933), del Concorso Pianistico Internazionale Alfredo Casella (membro fondatore della Federazione dei Concorsi Internazionale di Ginevra, istituito nel 1952) e dell'Associazione Pianistica S. Thalberg (affidatagli da Vincenzo Vitale con il compito di perpetuare la Scuola napoletana).
Formatosi professionalmente al fianco di figure quali Vincenzo Vitale, Ferdinando Ventriglia, Francesco Siciliani, Franco Caracciolo, Aldo Ciccolini, Alberto Zedda, Gianfranco Mariotti, Piero Rattalino, Franco Mannino, Rodolfo Celletti, fu nominato appena trentenne (dal direttore generale della RAI Biagio Agnes) direttore artistico dell'Orchestra “Scarlatti” di Napoli della RAI (dal 1987 fino alla sua chiusura nel 1992, succedendo a Mario Bortolotto) dell’Orchestra Sinfonica di Roma della RAI (fino al 1994, succedendo a G. Lanza Tomasi) e poi del Todi Arte Festival (2000-2007 insieme a Vittoria Ottolenghi e Simona Marchini) nei cui ruoli ha interagito con i massimi compositori del secondo Novecento come nel caso di Lucianno Berio, legatogli da profonda stima e amicizia, il quale accettò di dirigere nel maggio 1992 alla Rai di Napoli, la prima italiana della sua ormai celebre Sinfonia Rendering. Fargnoli ne promosse poi, in qualità di consulente, la candidatura per l’assegnazione nel 2001 del prestigioso Premio Vanvitelli alla Reggia di Caserta, registrando con lui una lunga conversazione trasmessa in occasione del Berio Day - organizzato alla Città della Scienza nel 2013 nel decennale della morte - che gli è valso un pubblico encomio da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ha anche fondato e diretto la Nuova Orchestra Scarlatti (1992-1996), l'Orchestra Regionale della Campania, (1999-2002) l'Orchestra Mozart Sinfonietta di Roma (2004-2009) realizzando dodici edizioni del Giugno Barocco (nel 1997 esportato anche a San Pietroburgo) e dieci edizioni del Festival Pianistico di Napoli, istituiti da Fargnoli insieme ad altre numerose rassegne per un totale di oltre 1200 concerti e rappresentazioni - la metà dei quali trasmessi da Radiotre, alcuni in diretta Euroradio e molti altri dalle reti televisive nazionali.
Invitato nel 1997 a tenere dei corsi per la strutturazione di un dipartimento della Musica presso l'International Multimedia University of Umbria, collegata con l'UCLA di Los Angeles, è stato poi docente di Fondamenti di Comunicazione Musicale nonché coordinatore dell'area artistico musicale presso il Politecnico Internazionale Scientia et Ars di Vibo Valentia, concependo le Musical Networks quali strategie di divulgazione legate ad una visione connessionistica dell’universo musicale contemporaneo.
Dal 2009 al 2015 è stato impegnato con il Rossini Opera Festival, l’Accademia Rossiniana e la Fondazione Rossini di Pesaro, per la realizzazione del suo progetto riguardante la prima esecuzione storica integrale dei celebri Péchés de Vieillesse di Rossini, trattati poi analiticamente in una pubblicazione da lui curata nel 2015 ed edita dalla Guida Editori. Nel 2017 ha pubblicato in 6 CD l’integrale pianistica dal vivo di Sergej Rachmaninov, commissionata a suo tempo al grande interprete Sergio Fiorentino. È autore di numerosi editoriali pubblicati anche in prima pagina dalla redazione napoletana de La Repubblica. Nel 2019 ha pubblicato il romanzo Pergolennon o l’arte della Sincronicità per l’editore Zecchini.
Dal 2021 al 2023 ha concepito e realizzato il MUMUS, Museo virtuale e progressivo della musica, un progetto europeo finanziato dalla misura Cultura Crea di Invitalia e del Ministero della Cultura, aperto al pubblico nell’attuale sede dell’Accademia Musicale Napoletana a Bacoli.
È in uscita il suo primo disco come pianista dal titolo Musiche dell’Intento inciso in trio con basso e batteria.
Ha commissionato numerose opere ed altre prime esecuzioni, realizzando importanti progetti con alcuni musicisti e personaggi della scena internazionale tra i quali : Jean Françaix (Concerto monografico con la sua direzione), Hans Werner Henze (El Cimarron – Royal Winter Music), Krzystof Penderecky (due concerti monografici con la sua direzione), Goffredo Petrassi (Concerto per gli 85 anni), Karlheinz Stockhausen (Libra per live electronic e clarinetto basso), Gyorgy Ligeti (80° compleanno), Sylvano Bussotti (Orchestre Mozartiane,) Michael Torke (Ash), Luciano Damiani (Concerti Teatro di Documenti Roma), Leo Brouwer (Concerto per quattro chitarre e orchestra con la sua direzione e film Diario Italico), Renè Clemencic (Stabat Mater e Feuertrunken con la sua direzione), Franco Mannino (Serenata Italiana con la sua direzione), Aldo Clementi (Berceuse), Franco Donatoni (Musical Networks 92), Luis Bacalov (Don Giovanni & Monsieur Bacchus - Misa Tango – Concerto Baires con la sua direzione), Daniele Lombardi (Sinfonia per 21 pianoforti – Proteo), Nuria Schonberg Nono (Pierrot Lunaire e prima italiana di Kammersymphonie per pianoforte a 4 mani del padre Arnold – Concerto monografico in live electronic con musiche del marito Luigi Nono) oltre a Lutoslawsky e Xenakis (progetti legati ai loro anniversari rimasti incompiuti per l’improvvisa chiusura dell’Orchestra Scarlatti) sostenendo inoltre alcuni movimenti di giovani musicisti come quello neo romantico con Tutino, Ferrero, Galante, Arcà, D’Amico e altri giovani compositori quali L. Esposito, Cardi, Scogna, Galdi, Gutman, Palermo, Pennesi, Vacca, o già affermati come Manzoni, Sciarrino, Panni, Vandor, Pennisi, Einaudi, Gentile, Ravinale.
Sempre nell’ambito di percorsi e cicli ben delineati sul piano storico o filologico, ha ospitato nelle sue stagioni concertistiche strumentisti del calibro di Mtislav Rostropovich, Georgy Sandor, Lazar Berman, Alicia de Larrocha, Bruno Leonardo Gelber, Joaquin Achucarro, Paul Badura-Skoda, Jorge Demus, Garrick Ohlsson, Ivo Pogorelich, Leonidas Kavakos, Gerard Caussè, Paul Tortelier, Mischa Maisky, Antonio Meneses, Franco Petracchi, Narciso Yepes, John Williams, Paco Pena, Duo Assad, Guy Touvron, Sabine Mayer, Barry Tuckwell, Hermann Baumann, Severino Gazzelloni, Aurel Nicolet (Concerti RAI, Accademia e Augusteo Musica), Aldo Ciccolini (integrale pianistica di Debussy e sei edizioni del Concorso Casella), Sergio Fiorentino (integrale pianistica di Rachmaninov), Gerhard Oppitz e Dimitri Sgouros (integrale pianistica di Brahms), Jean Yves Thibaudet (integrale pianistica di Ravel), Bruno Canino, Antonio Ballista e Nicola Frisardi (integrale pianistica di Mozart), Daniel Chorzempa (integrale clavicembalistica di D. Scarlatti, poi interrotta), Andrea Coen (integrale fortepianistica di Cimarosa – prima moderna Sestetti di Oxford e Sonate per Organo).
Al di fuori dell’ambito ‘classico’: Peter Gabriel (OVO Ballet – Cd Rom EVE - Live Passion) Michael Nyman, Cecil Taylor, Archie Sheep (progetto All Stars con Lester Bowie) Art Ensemble of Chicago, Modern Jazz Quartet (concerto ‘reunion’ in collaborazione con Raidue) Enrico Rava, Markus Stockausen, Paolo Fresu, Gabriele Cassone (programma Trumpet History su Sky) Luis Sclavis (Napoli’s Walls) Uri Caine, Stefano Bollani, Ludovico Einaudi, Jim Hall, Frank Gambale, Hector Ulises Passarella - Steve Hackett, Lindsay Kemp, Rio Masako (The lamb lies down on Broadway live), Ritchie Blackmoore, Robert Moog (presentazione in esclusiva europea della sua ‘Tastiera sensitiva a controllo multiplo’), Curtis Roads (Musical Networks 1992), Peppino Di Giugno (“Berio Day” 2013 e cinquantesimo anniversario dell’Acceleratore di particelle AdA, in collaborazione con l’Istituto di Fisica di Frascati), Inti Illimani (trasmissione Raitre Concerto 28 marzo 1988), Daniel Ezralow, Carla Fracci, George Iancu (Coreografie e Balletto su OVO).
Tra gli anni Ottanta e Novanta ha fatto debuttare giovanissimi pianisti poi affermatisi a livello internazionale: Restani, Bellucci, Cominati, Lupo, Padova, Libetta, Pedroni, Prosseda, Marangoni, Vacatello, Andaloro, tra i violinisti Nordio, Von Arx e il chitarrista Aniello Desiderio ; in Italia solisti del calibro di Thibaudet, Rosado, Ebi, Hewitt, Vladar, Laforet, Velikovic, Jablonsky, Kavakos, J. Bell, S. Stadler e a Napoli direttori d’orchestra quali Fabio Luisi, Maxim Shostakovich, Alun Francis, John Neschling, Arturo Tamayo, Denis Vaughan, Arthur Fagen, Will Humburg, Evelino Pidò, Spiros Argiris, Lu Jia, Renè Clemencic, Massimo De Bernart, Rinaldo Alessandrini, Alessandro De Marchi, Alan Curtis ; cantanti come D. Dessì, M. Bacelli, M. Nicolescu, M. Marshall, H. Laubenthal, I. Omilian, V. Esposito, M. Schmiege, M. Pertusi, P. Spagnoli, B. Manca di Nissa, Sumi Jo, I. Tamar, A. Ruffini, W. Matteuzzi, B. Praticò, E. Norberg-Schultz, M. Dragoni, E. Shkosa. Biografia ricevuta da Massimo Fargnoli, 2024.