Giuseppe Montanari

Giuseppe Montanari (Lugo di Romagna, 12.II.1940 - Bagnacavallo, 14.IV.2025) direttore d'orchestra, direttore di coro, compositore, didatta.
Giuseppe Montanari si è diplomato al Conservatorio "G. B. Martini" di Bologna in direzione d'orchestra, composizione, musica corale e direzione di coro, corso superiore di organo e composizione organistica, diploma di abilitazione all'insegnamento (per concorso). Si è perfezionato in direzione d'orchestra all'Accademia Musicale Chigiana di Siena con Sergiu Celebidache, Hermann Scherchen e Franco Ferrara (ottenendo il Diploma di merito) e in direzione e concertazione d'opera con Bruno Rigacci, Gino Bechi e Gina Cigna.
È stato vincitore del Premio Ferrari in direzione d'orchestra, del Premio Masetti e del Premio Zucchelli in composizione, ha realizzato composizioni originali per il Maggio Musicale Fiorentino con Luciano Berio.
Nei suoi 60 anni di attività musicale ha diretto opere e concerti in Europa alla guida di prestigiose compagini orchestrali, tra cui le orchestre italiane:
• della RAI di Torino,
• del Maggio Musicale Fiorentino,
• del Teatro San Carlo di Napoli (La Sonnambula),
• del Teatro Comunale di Bologna (Centenario Perosiano e concerti),
• dell'Accademia Chigiana (Madama Butterfly e concerti),
• dell'Accademia della Filarmonica della Scala (concerti),
• Aidem di Firenze (concerti),
• dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese (opere Liriche),
• Orchestra Ottoni di Firenze (concerti in Europa),
• Orchestra Filarmonica Marchigiana (opere nei teatri marchigiani),
• Orchestra Philarmonia Mediterranea (Cosenza),
e quelle estere:
• Orchestra Nazionale Macedone (XXV Fondazione Macedonia alla presenza del Mar.llo Tito),
• North Carolina of the Arts Orchestra,
• Leicester Symphony Orchestra (Festival di Ravello),
• del Teatro Nazionale di Sofia (Norma di Bellini e Convenienze e inconvenienze teatrali di Donizetti),
• del Teatro Nazionale di Bucarest (Requiem di Verdi),
• del Teatro dell'Opera di Belgrado (Rigoletto di Verdi e concerti),
• della Radio Televisione Serba (concerti),
• Orchestra Filarmonica di Belgrado (Centenario Verdiano),
• e del Teatro Nazionale di Maribor - Slovenia (Tosca di Puccini).
Dal 1974 ha collaborato stabilmente con il Maggio Musicale Fiorentino e dal 1992 con il Teatro alla Scala di Milano fino al 2005 in qualità di Direttore musicale del palcoscenico partecipando alla realizzazione di tutte le produzioni al fianco di Riccardo Muti, Carlos Kleiber, Gianandrea Gavazzeni, Carlo Maria Giulini, Georges Prêtre, Zubin Mehta, Giuseppe Sinopoli e Mstislav Rostropovic.
Dal 1990 in occasione della Presidenza Italiana della CEE, su invito del Parlamento Europeo, ha tenuto concerti a Bruxelles (Eglise del Sablon), Lussemburgo (Cattedrale) e Strasburgo con l'Orchestra Ottoni di Firenze.
Nel 2001 per le Celebrazioni del Centenario Verdiano organizzate dall'Ambasciata d'Italia a Belgrado, ha diretto la Messa da Requiem di Verdi, Rigoletto e concerti verdiani con 350 esecutori alla presenza di 32 Ambasciatori e 6000 presenze (Sava Center) trasmessi in Mondovisione.
Al Teatro alla Scala, agli Arcimboldi, in Sant'Ambrogio e in altre città Italiane ha diretto concerti con i cantanti dell'Accademia di perfezionamento e le orchestre dell'Accademia della Filarmonica e dei Corsi di formazione del Teatro alla Scala dei quali è stato docente e coordinatore dal 1996 al 2005, partecipando in qualità di docente anche ai corsi del Maggio Musicale Fiorentino. È stato docente di esercitazioni corali nel Conservatorio "G. B. Martini" di Bologna dal 1969 al 1992.
Ha progettato e realizzato per il palcoscenico del Teatro alla Scala di Milano con la Ditta Tamburini di Crema, dopo un approfondito studio sulla fonica, un grande organo da concerto a 4 tastiere e 5000 canne salvando lo storico strumento voluto da Arturo Toscanini nel 1946 e inaugurato nel 1948 che inizialmente era di 2 tastiere e 1800 canne.
È stato direttore musicale di palcoscenico: al Teatro di San Carlo di Napoli (direttore d'orchestra nella Sonnambula), alla Fenice di Venezia, al Teatro dell'Opera di Roma (Opera Ernani, Nabucco, Simon Boccanegra, I Due Foscari, Manon Lescaut) e Aida a Salisburgo. Ha diretto nel circuito di Fondazioni all'Opera: Rigoletto, La Traviata, Otello di Verdi con Renato Bruson interprete e regista nei teatri di Fermo, Teramo, Atri, Pescara e Ortona favorendo il debutto di giovani cantanti emergenti dopo una lunga preparazione.
Ha diretto al Teatro Nazionale dell'Opera di Maribor la Tosca di Puccini, al Festival di Costanza Madama Butterfly a Oderzo il Rigoletto nella grande Piazza della città. Ha partecipato alle tournée del Teatro alla Scala in Giappone dal 1995 al 2005, alle tournée del Teatro dell'Opera di Roma (Nabucco e Simon Boccanegra) nel 2015, alle tournée per il Centenario verdiano del 2001 in Polonia, Germania, Russia, Romania con Messa da Requiem di Verdi, nel 2017 al Festival di Salisburgo (Aida).
In occasione dell'Inaugurazione dei restauri della Cattedrale di Atri ha composto un brano per grande organo e 20 trombe eseguito in prima assoluta nella Cattedrale.
È stato presidente e membro delle giurie internazionali di canto per gli esami e i concorsi del Teatro alla Scala, Palma di Mallorca, Rosetum di Milano, Porto Recanati (Concorso Gigli), Nara (Giappone), Ortona (Concorso Tosti), Ningbo (Cina), inoltre commissario Ministeriale (con nomina del Ministro della P. I.), per gli anni scolastici 1980/1985, negli Istituti musicali pareggiati di Reggio Emilia, Modena, Ravenna.
È stato presidente dell'Istituto Nazionale Tostiano di Ortona (fino al 2013) e Vice presidente del Japan Tosti Institute sezione diretta dell'N.P.O. Istituto d'Arte e Cultura di Nara (2012).
Nel 2008 nel Teatro dell'Aquila ha ricevuto la Medaglia d'Argento del Comune di Fermo per i cinquant'anni di direzione musicale. È Commendatore della Repubblica Italiana con conferimento del Presidente Mattarella nel 2020, Grande Ufficiale nominato dal Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme Cavalieri Russi di Malta, ed ha ricevuto il Premio Battistino 2019 dal Ministero dell'istruzione, Università e Ricerca.
Biografia ricevuta da Giuseppe Montanari, 2022.
L'archivio di Giuseppe Montanari è custodito nel DMI di Latina.