Galliano Passerini

Galliano Passerini (Monte San Savino, 18.XI.1935 - San Nicandro Garganico, 9.XI.2022).
Si è formato umanamente e culturalmente nell’Accademia Musicale Chigiana di Siena: non aveva otto anni che già ne frequentava le aule popolate da musicisti come Segovia, Cortot, Casals, Celibidache, Navarra, Ferrara, Lorenzi, Cassadò, Zecchi, Abbado, Brengola, Giuranna, Accardo, Muti, Ughi, Ghiglia, diventando presto il loro beniamino e in seguito il loro fotografo. Intrapreso lo studio del clarinetto lo ha presto abbandonato per dedicarsi definitivamente alla fotografia, e la sua passione per la musica lo ha reso il primo fotografo italiano ad occuparsi esclusivamente dei musicisti e del mondo musicale.
Trasferitosi a Roma ha frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia laureandosi come cineoperatore e seguendo anche i corsi di regia, sceneggiatura e produzione. Ha tenuto corsi di fotografia presso l’Università Popolare di Siena. Nella doppia veste di regista e di operatore ha realizzato alcuni documentari d’arte in collaborazione con il Cineclub di Siena.
Negli anni Settanta ha preso anche parte come attore in film di produzione italiana. È stato membro di giuria in occasione di competizioni cinematografiche e fotografiche (Ischiafilmfestival). Ha collaborato per la fotografia con registi quali Franco Zeffirelli (1923) e Vittorio De Sica (1901-1974) negli ultimi tre film da lui diretti (Lo chiameremo Andrea, 1972; Una breve vacanza, 1973; Il viaggio, 1974).
Giornalista pubblicista dal 1980 è stato per circa trent’anni fotografo corrispondente e inviato del «Radiocorriere TV» nonché collaboratore dei periodici «Amadeus», «Banchetto musicale», «ElegantWelt», «Epoca», «Gente», «Il Fronimo», «Il Mattino illustrato», «Il Venerdì di Repubblica», «L’Espresso», «L’Europeo», «Life», «Musica Viva», «Opera International», «Opera News», «Panorama», «Paris Match», «Stereoplay», «Test», «TV Sorrisi e Canzoni».
È stato per oltre trent’anni fotografo corrispondente del Festival dei Due Mondi di Spoleto, per vent’anni dell’Accademia Chigiana di Siena, per circa un decennio dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia in Roma (durante la direzione artistica di Leonard Bernstein) e per un lustro delle Settimane musicali a Villa Pignatelli di Napoli, del Festival internazionale di musica da camera di Asolo e del Festival Pontino di Sermoneta. È stato consulente di seguiti programmi della Rai come Uno mattina, Sereno variabile, Detto tra noi, Voglia di musica, Cronaca in diretta, Made in Italy e ha realizzato una serie di documentari sui teatri lirici italiani per RaiAmerica.
In ambito musicale Passerini è stato organizzatore (Concorso «Callas», Rai3), impresario e talent scout (Cecilia Gasdia, Kathleen Solose, Rosa Ricciotti, Uto Ughi, Nicola Martinucci, Orchestra della North Carolina School of the Arts), commissario di giuria in concorsi nazionali e internazionali, di canto, danza e strumentali (Atri «Duchi di Acquaviva», Busseto «Ziliani», Caltanissetta «Bellini», Catania «Voci belliniane», Enna «Neglia», Genova «Beato Angelico», Montecorvino Rovella, Roma «Sor»).
È stato vincitore di vari concorsi nazionali e internazionali; tra i più significativi sono da ricordare il Concorso cinematografico internazionale di Salerno (montaggio in macchina), il Concorso cinematografico internazionale di Siena (Il Palio), il Concorso nazionale per cineamatori (FEDIC) di Montecatini.
Nel 1968 gli è stato conferito il Premio «Duccio» per la fotografia d’arte a Siena, nel 1981 il Premio speciale «Luigi Illica» a Castell’Arquato, nel 2015 «Una vita per l’arte» dalla Provincia di Foggia e riconosciuto «Matto onorario d’Agobbio» dalla Città di Gubbio cui teneva massimamente.
Claudio Paradiso
L'archivio di Galliano Passerini è custodito nel DMI di Latina.