Gina Cigna (Angères, 6.III.1900 – Milano, 26.VI.2001) si diplomò in pianoforte al Conservatorio di Parigi e intraprese da autodidatta lo studio del canto perfezionandosi successivamente con Emma Calvé e Hariclea Darclée (pseudonimo di Hariclea Haricly) a Parigi e con Rosina Storchio a Milano. Debuttò alla Scala nel 1927 nell’Oro del Reno e, sempre a Milano, cantò nella stagione 1929-1930 sotto la direzione di Toscanini. Interprete ammirata del repertorio verdiano, si esibì sia in Italia che all’estero anche in opere desuete (La Straniera di Bellini, Lucrezia Borgia di Donizetti, L’Incoronazione di Poppea di Monteverdi, Alceste di Gluck, Oberon di Weber, Lo Schiavo e Maria Tudor di Gomes), affiancando al suo vasto repertorio opere del nostro secolo: prese parte infatti alla prima rappresentazione in Italia della Jenufa di Janáček a Venezia nel 1941 e della Dafne di Strauss a Milano nel 1942. Nel 1947 a causa di un incidente automobilistico si ritirò dalle scene e si dedicò all’insegnamento, dapprima nel Conservatorio di Toronto, poi all’Accademia Chigiana di Siena e al Massimo di Palermo quale docente nel corso di avviamento al Teatro Lirico, quindi a Milano (fu sua allieva Fiorenza Cossotto).

Claudio Paradiso, Andrea Pomettini, Daria Grillo
Arrigo Tassinari ovvero i fasti del primo Novecento musicale italiano, con CD audio
Perugia, Edizioni Anteo, 2009