Federigo Sarti

Federigo (o Federico) Sarti (Cento, 27.X.1858 – Bologna, 12.X.1921).
Dopo gli studi con il padre Leone, studiò violino e viola nel Liceo Musicale di Bologna con Carlo Verardi al quale succedette nell’insegnamento. Fece parte del mitico Quartetto Bolognese (insieme al coetaneo e concittadino Adolfo Massarenti, Angelo Consolini e Francesco Serato) e fu un didatta di tale levatura che dalla sua classe uscirono personalità quali Arrigo Serato e Ottorino Respighi.
Claudio Paradiso, Andrea Pomettini, Daria Grillo
Arrigo Tassinari ovvero i fasti del primo Novecento musicale italiano, con CD audio
Perugia, Edizioni Anteo, 2009
Il 1° violino del Quartetto Bolognese
Federico Sarti, futuro primo violino del Quartetto Bolognese, nasce a Cento il 27 ottobre 1858. Il padre Leone (Budrio, 1827 - Cento, 1907), anch’esso violinista, aveva studiato al Liceo Musicale dal 1842 al 1847 nella classe di Giuseppe Manetti. Motivo del trasferimento di Leone dalla nativa Budrio a Cento sembra essere stato l’incarico di primo violino e direttore d’orchestra del locale teatro, oggi “Borgatti”, ottenuto con la delibera consigliare del comune di Cento il 16 marzo 1853. Attivo anche al Comunale di Bologna, troviamo successivamente Leone alla Scala nella stagione di Quaresima del 1870-71 come primo violino assieme a un manipolo di altri professori d’orchestra provenienti dal Comunale di Bologna, assunti dall’impresa durante quello che sembra essere stato un periodo di momentanea difficoltà dell’orchestra milanese. Nonostante venisse recensito dalla direzione del teatro come “eccellente professore: quanto per la parte artistica, che per il suo contegno” la collaborazione con la Scala non sarebbe stata rinnovata avendo deciso la direzione del teatro di non fare ulteriore ricorso a elementi “forestieri” e di rendere più solido l’organico dell’orchestra milanese con l’utilizzo di soli musicisti locali. A partire così dallo stesso 1871 e proprio dal celebre Lohengrin diretto da Mariani troveremo Leone regolarmente impegnato al Comunale di Bologna come primo violino e “supplemento al direttore”. La fama di Leone Sarti al di là dei confini di Cento e di Bologna è ben testimoniata dalla citazione posta nel secondo volume della Storia universale del canto di Gabriele Fantoni (Milano, 1873), dove risulta che nella cittadina del ferrarese “ben conduce una scuola [...] Leone Sarti, anche distinto violinista”. È dunque alla scuola di Leone che si deve la formazione musicale e strumentale di Federico, che nel 1870 entrò, dodicenne, al Liceo Musicale nella classe di Carlo Verardi, imponendosi subito, possiamo certo immaginare, all’attenzione dell’ambiente musicale bolognese e portando a compimento i suoi studi di violino nel 1877, non senza avere affiancato a questi, come consueto, quelli di contrappunto con Alessandro Busi dal 1876 al 1879.
Nel 1878, alla morte di Verardi, Sarti (che sarà aggregato all’Accademia Filarmonica di Bologna nel 1880) diventerà docente in una delle due classi di Violino e viola del maestro (l’altra sarà, come abbiamo visto, affidata a Adolfo Massarenti), ruolo che avrebbe mantenuto fino al 1921, anno della morte. Anche per lui l’insegnamento sarà un’attività significativamente intensa con più di 160 allievi in quarant’anni di docenza. Sarti (di cui conosciamo l’indirizzo dell’abitazione bolognese nel 1892, via Marsala 45) ricoprì quindi il ruolo di primo violino nell’orchestra della Società del Quartetto come in quella del Teatro Comunale collaborando con le altre realtà musicali bolognesi. Naturalmente, la sua figura musicale si staglia assieme a quelle di Massarenti, Consolini e Serato soprattutto per il grande contributo dato alla conoscenza e alla diffusione della musica da camera a Bologna e in Italia tra fine '800 e inizio '900, in grande e proficua collaborazione con Luigi Mancinelli e Giuseppe Martucci.
Nel novero dei suoi numerosi allievi fa una fugace apparizione una delle più interessanti musiciste italiane del periodo, Alice Barbi (1858-1848), cantante e violinista altamente stimata da Brahms che contribuì non poco alla diffusione in Italia del repertorio liederistico e violinistico tedesco: la troviamo presente nel solo primo anno di insegnamento di Sarti in quanto probabilmente era stata allieva di Verardi. Non possiamo inoltre non ricordare Arrigo Serato (1877-1948), figlio del violoncellista Francesco, allievo di Sarti dal 1883 al 1894, che si perfezionò a Berlino con Joseph Joachim, e Umberto Supino (1883-1958), allievo di Sarti dal 1894 al 1901, nome di alto profilo musicale e didattico. I rapporti più o meno diretti di Sarti con Joachim, personalmente o attraverso Serato, possono certo spiegare l’interessante presenza di allievi tedeschi nella sua classe di violino a cavallo dei due secoli. Arrigo Serato fu docente presso il Klindworth-Scharwenka Konservatorium di Berlino, una delle più rinomate scuole internazionali di musica del periodo, prima di ricoprire la cattedra di violino al Conservatorio di S. Cecilia. Oltre a Serato, un famoso allievo di Sarti fu Ottorino Respighi, in gioventù attivo interprete alla viola di musica da camera.
La casa editrice Ricordi pubblicò nel 1919 i Quarantadue studii per violino di Rodolphe Kreutzer in una edizione riveduta da Federico Sarti. Delle sue opere didattiche composte per gli allievi rimane, presso la Biblioteca del Museo della Musica, la Pensée mystique, Melodia per violino con accompagnamento d’orchestra, eseguita all’unisono da dodici alunni delle scuole di violino nel 2° esperimento di studi il dì 22 giugno 1879 al Liceo musicale.
Daniele Tonini
Sarti e una classe di 160
in Jadranka Bentini e Piero Mioli (a cura di)
Maestri di Musica al Martini. I musicisti del Novecento che hanno fatto la storia di Bologna e del suo Conservatorio
Bologna, Conservatorio «Giovan Battista Martini», 2021