Luigi Bellingardi

Luigi Bellingardi (Milano, 9.III.1929 – Roma, 3.VII.2023).
Critico musicale e musicologo, è stato un personaggio molto schivo e modesto ma ha avuto un ruolo importante nel panorama musicale italiano per oltre mezzo secolo. Sin dalla primissima giovinezza ha coltivato in famiglia la passione per la musica, oltre a frequentare opere e concerti, tra i quali ha sempre ricordato con particolare commozione il programma diretto da Toscanini il 29 agosto 1939 a Lucerna con il 2° Concerto di Brahms eseguito da Horowitz. Laureato in giurisprudenza, ha compiuto da autodidatta gli studi musicali. Dal 1954 si è occupato di critica discografica, nel 1956 è stato co-fondatore dell'Associazione Italiana Anton Bruckner, nel 1968 dell'Associazione Italiana Gustav Mahler. Dopo varia attività pubblicistica su periodici specializzati, si è occupato di critica e di cronaca musicale: dal 1965 al 1969 per «L'Italia» di Milano, dal 1966 al 1968 per «La Fiera letteraria», dal 1966 al 1971 per «Lo Spettatore Musicale» (insieme a Bellingardi vi scrivevano giovani critici italiani tra cui Mario Bortolotto, Duilio Courir, Mario Messinis, Aldo Nicastro, Alberto Pironti, Gianfranco Zaccaro e per il jazz Giampiero Cane, e anche non italiani, come Martine Cadieu e Hans-Klaus Metzger), dal 1966 collaboratore di «Opera» di Londra, dal 1968 della «Nuova Rivista Musicale Italiana» della Eri-Rai, di «Lyrica», di «Symphonia», di «Piano time», de «Il giornale della musica», di «Auditorium», di «Banchetto musicale», di «Mondo discografico», di «Suonosud». La sua conoscenza delle lingue, che gli permetteva di scrivere direttamente in inglese e tedesco, consentì la collaborazione con numerose riviste straniere. È stato condirettore di «Auditorium», dal 1976 collaboratore dell'edizione romana del «Corriere della Sera» per la critica musicale. Dal 1982 ha fatto parte del comitato di redazione de «Il mondo della Musica» collaborando fino a poco prima della sua morte. Dal 1967 per trent'anni ha firmato rubriche musicali e discografiche al terzo programma radiofonico oltre a partecipare a riprese TV in diretta. Ha collaborato altresì a Guida all'Opera (Mondadori), all'Enciclopedia della Musica (Rizzoli), al Repertorio di musica sinfonica (Ricordi-Giunti), all'Enciclopedia della Musica Classica (Curcio), all'Enciclopedia della Musica Lirica (Longanesi), a volumi su Wagner, Respighi, Puccini, Vivaldi ecc. Ha scritto Invito all'ascolto di Ciaikovskij (Ed. Mursia,1990), ha curato la pubblicazione di Tutte le cronache musicali di Fedele d'Amico (Ed. Bulzoni, 2000). Dal 1991 al 1999 è stato docente a contratto di critica ed estetica musicale presso il Quadriennio di musicologia del Conservatorio S. Cecilia di Roma. È stato l’iniziatore in Italia della critica discografica condotta con metodo scientifico ed esaustivo: ha scritto non soltanto innumerevoli critiche di LP prima e di CD poi, ma anche e soprattutto fondamentali discografie complete comprendenti anche quei dischi allora definiti ‘pirata’, cioè le registrazioni dal vivo pubblicate da case discografiche che agivano ai margini del mercato.
Claudio Paradiso
L'archivio di Luigi Bellingardi è custodito nel DMI di Latina.