Riccardo Castagnone

Riccardo Castagnone (Brunate, 10.IX.1906 – Milano, 20.II.1983).
Studiò pianoforte con Giuseppe Frugatta e composizione con Giulio Cesare Paribeni nel Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Milano, si perfezionò in direzione d’orchestra con Hermann Scherchen a Strasburgo e si laureò in giurisprudenza a Milano. Si dedicò alla musica da camera sia come clavicembalista (dal 1953 nell‘Orchestra da camera di Trieste diretta da Lualdi e dal 1956 ne I Virtuosi di Roma fino alla scomparsa di Fasano) sia come pianista: fino al 1946 suonò in duo con Massimo Amfiteatrof con il quale costituì anche un trio insieme al violinista Enrico Pierangeli che operò dal 1934 al 1937. Suonò inoltre in duo con i violinisti Aldo Ferraresi, Cesare Ferraresi, Arthur Grumiaux (oltre cento concerti insieme), Giovanni Guglielmo, Franco Gulli, Erica Morini, Arrigo Pelliccia, Váša Příhoda, Ruggero Ricci, Isaac Stern, Uto Ughi, il violoncellista Massimo Amfiteatrof e le cantanti Rosa Book, Margherita Carosio, Oralia Dominguez, Mafalda Favero. Intensa fu l’iniziale attività compositiva che produsse la Suite d’antiche danze (1932), il Preludio giocoso (1934), la Toccata per pianoforte e orchestra (Ricordi, 1936), la Sinfonia in tre tempi (1937, vincitrice ex aequo del Concorso dell’Associazione «Scarlatti» di Napoli nel 1942), la Passacaglia per orchestra (Universal), le Tre canzoni su testo ignoto del ‘600 per soprano e orchestra d’archi (1937, vincitrici del Concorso del Sindacato musicisti nel 1938), il Quartetto in re per archi (1939, vincitore del Concorso Mostra d’Oltremare di Napoli), la Fantasia per pianoforte (segnalata al Concorso «Viotti» di Vercelli nel 1955), lirica e corale. I lavori con orchestra vennero eseguiti da grandi direttori del tempo quali Franco Ghione, Willelm Mengelberg, Dimitri Mitroupolos, Nino Sanzogno, Carl Schuricht. La produzione discografica comprende moltissime produzioni de I Virtuosi di Roma oltre a registrazioni per La voce del padrone e Philips (Grand Prix du Disque in duo con Grumiaux). Nel 1937 fu nominato da Adriano Lualdi titolare della prima cattedra di «preparazione e avviamento alla direzione del repertorio sinfonico e di teatro» (oggi diventata lettura della partitura) nel Conservatorio di Napoli, nel 1954 si trasferì in quello di Milano (tra i suoi allievi figurano Claudio Abbado, Bruno Canino, Giacomo Manzoni, Riccardo Muti). Fu direttore del Liceo «Tomadini» di Udine dal 1964, del Conservatorio «Boito» di Parma dal 1974 e del Conservatorio di Rovigo dal 1976. Si dedicò con continuità al recupero e alla revisione di sonate del repertorio italiano: Tartini, Viotti, Vivaldi, Albinoni, Galuppi, Locatelli, Corelli, Veracini, Boccherini. Dopo aver ricoperto vari incarichi istituzionali in tutta Italia, il presidente della Repubblica gli conferì nel 1977 la medaglia d’argento quale benemerito della cultura.
Bibliografia: Salvatore De Salvo, Riccardo Castagnone, in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 34, Treccani, 1988; Claudio Paradiso, Andrea Pomettini, Daria Grillo [a cura di], Arrigo Tassinari ovvero i fasti del primo Novecento musicale italiano, con CD audio allegato, Perugia, Edizioni Anteo, 2009; Claudio Paradiso [a cura di], La straordinaria storia de I Virtuosi di Roma di Renato Fasano. Un racconto (quasi fotografico) dell’orchestra da camera italiana più famosa nel mondo, Latina, Edizioni Novecento, 2018.
Claudio Paradiso