Remigio Principe detto Remy (Venezia, 25.VIII.1889 – Roma, 5.XII.1977).
Si diplomò con il massimo dei voti in violino con Francesco de Guarnieri nel Conservatorio di Venezia, si perfezionò con Riviera e Theodor Kilian a Monaco di Baviera e con Lucien Capét a Parigi e si diplomò in composizione e direzione d’orchestra a Roma nell’Accademia di Santa Cecilia.
Giovanissimo intraprese un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero sia come solista che come camerista: in duo con i pianisti Luisa Baccara, Mezio Agostini, Pietro Scarpini; in trio con Benedetto Mazzacurati (violino) e Nino Rossi (pianoforte); come primo violino del Quartetto Pro Arte Nova divenuto poi Quartetto In cimbalis bene sonantibus (Ettore Gandini, secondo violino; Giuseppe Matteucci, viola; Luigi Chiarappa, violoncello); con il Quintetto dell’Accademia di Santa Cecilia; con il Collegium Musicum Italicum. Fu il primo interprete di brani famosi come il Concerto Romantico di Zandonai e la Sonata per violino e violoncello di Ravel; dal 1931 divenne il primo violino solista dell’Orchestra dell’Augusteo di Roma.
Fu direttore dell’Istituto musicale di La Spezia e docente nei Conservatori di Pesaro, Roma (dal 1921), Siena, Ankara oltre che nei corsi delle Vacanze Musicali di Venezia dal 1956; Gioconda De Vito si diplomò nella sua classe a Pesaro, Carlo Maria Giulini a Santa Cecilia.
Si dedicò anche alla direzione d’orchestra.
Compose lavori per il suo strumento tra cui due Concerti, una Suite e vari brani con pianoforte; curò numerose revisioni di letteratura violinistica (van Beethoven, Fiorillo, Kreutzer, Mozart, Paganini, Rode); insieme a Giulio Pasquali compilò Il Violino: manuale di cultura e didattica violinistica (Curci, 1926), testo più volte ristampato.
Fu Accademico di Santa Cecilia. Memorabile fu la lite con Renato Fasano in seguito alla quale abbandonò (momentaneamente) I Virtuosi di Roma per fondare nel marzo del 1952 I Musici, orchestra da camera giovanile identica a I Virtuosi e – simbolicamente – senza direttore.
Suonava un violino del liutaio Nicola Gagliano.

Bibliografia: Claudio Paradiso, Andrea Pomettini, Daria Grillo [a cura di], Arrigo Tassinari ovvero i fasti del primo Novecento musicale italiano, con CD audio allegato, Perugia, Edizioni Anteo, 2009; Claudio Paradiso [a cura di], La straordinaria storia de I Virtuosi di Roma di Renato Fasano. Un racconto (quasi fotografico) dell’orchestra da camera italiana più famosa nel mondo, Latina, Edizioni Novecento, 2018.

Claudio Paradiso