Pasquale Pellegrino (Minervino Murge, 1.VI.1950).
Ha iniziato gli studi musicali presso il conservatorio «G. Verdi» di Torino diplomandosi nel 1971 con lode sotto la guida di Enrico Pierangeli.
Appena diplomato ha vinto il concorso per il posto di «altro primo violino» nell’Orchestra nazionale di Santa Cecilia e nell’Orchestra Sinfonica della RAI di Roma dove ha ricoperto questo ruolo fino al 1977.
Contemporaneamente ha continuato gli studi per tre anni nel Conservatorio di Ginevra dove, sotto la guida di Corrado Romano, ha conseguito nel 1975 il I premio con distinzione nel Cours de Virtuosité. Si è quindi perfezionato con Salvatore Accardo e con Riccardo Brengola.
Dal 1975 al 1979 ha collaborato con I Virtuosi di Roma e quindi come primo violino de I Solisti Aquilani. In questo periodo è stato invitato a far parte del complesso I Musici con il quale ha intrapreso una lunga collaborazione che lo ha portato nelle sale e città più prestigiose del mondo come la Carnegie Hall di New York, la Suntory Hall di Tokyo, l’Opera House di Sidney, la Philharmonie di Berlino, il Colon di Buenos Aires, la Musikverein di Vienna. La sua brillante attività cameristica è iniziata con Lodovico Lessona con I Solisti di Torino, il complesso scomparso nel 1972 a causa di un tragico incidente aereo.
Trasferitosi a Roma nello stesso anno ha continuato l’attività cameristica formando con Pina Carmirelli prima il Quartetto Cæcilia di Roma e poi il Quintetto Fauré collaborando anche con artisti quali Accardo, Canino, Giuranna, Serkin, Végh, Filippini, Ayo, Bruno, Amoyal, Ghedin, Ughi, Diaz, Asciolla, il Quartetto Beethoven e il Quartetto Academica.
Ha iniziato l’attività didattica nel 1974 al Conservatorio di Frosinone e dal 1990 è titolare della cattedra di violino nel Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Suona su un Goffredo Cappa del 1683 ex Michael Rabin.

Bibliografia: Claudio Paradiso [a cura di], La straordinaria storia de I Virtuosi di Roma di Renato Fasano. Un racconto (quasi fotografico) dell’orchestra da camera italiana più famosa nel mondo, Latina, Edizioni Novecento, 2018.

Claudio Paradiso