SELMI Giuseppe

Giuseppe Selmi (Modena, 15.IV.1912 – Roma, 6.II.1987). Intrapresi gli studi di violoncello nel Liceo musicale di Modena con Ercole Brettagna (allievo di Francesco Serato) si diplomò in violoncello nel Conservatorio di Parma e si perfezionò nell’Accademia di Santa Cecilia con Enrico Mainardi e a Zermatt con Pablo Casals. Studiò inoltre pianoforte con Nunzio Montanari, armonia con don Giovanni Valentini e contrappunto con Armando Renzi. Vincitore di vari concorsi tra i quali la Rassegna Stradivariana e il III Torneo violoncellistico di La Spezia nel 1937, il Concorso nazionale di Monza del 1947, fu docente nei Conservatori di Lecce, Modena e Cagliari, a Roma nel collegio e poi nel Conservatorio Santa Cecilia dal 1955 al 1978 e nei Corsi di perfezionamento dell’omonima Accademia dal 1973.
La sua scuola ha prodotto una schiera di valenti violoncellisti quali Claudio Bersellini, Arturo Bonucci jr., Aldo D’Amico, Maurizio Gambini, Frans Helmersson, Luigi Lanzillotta, Antonio Loporchio, Guido Mascellini, Antonio Mosca, Marco Perini, Marco Scano, Mike Shirvani, Vittorio Starita ecc.
Internato durante la guerra nel campo di Tarnopol (insieme allo scrittore Guareschi), fu primo violoncello dell’Orchestra Sinfonica della Rai di Roma per oltre vent’anni e successivamente dell’Orchestra di Santa Cecilia, collaborando con direttori quali Bruno Walter, Igor Stravinskij, Artur Rodziński, Dimitri Mitropoulos, Leonard Bernstein, Thomas Schipper, Jerzy Semkov, Lorin Maazel, Fernando Previtali, Vittorio Gui ecc.
Tenne concerti in Europa come solista, con I Virtuosi di Roma, in Trio con Angelo Stefanato (violino) e Margaret Barton (pianoforte), in Duo con la moglie Maria Dongellini (arpa).
Incise dischi per la Columbia, RCA Victor, Recordphon, Classici Ricordi.
Fu autore di una cospicua produzione compositiva, parzialmente inedita, tra lavori didattici, cadenze, revisioni e composizioni originali per pianoforte (2 Toccate, 4 Preludi brevi, Allegro gioioso), arpa (Improvviso, Introduzione e Allegro, Movimento di danza), viola da gamba (Due pezzi caratteristici), violoncello/viola da gamba e arpa (Allegro vivace all’ungherese, Leggenda, Marcetta cinese), violoncello/viola da gamba e pianoforte (Burlesca, Fantasia rapsodica, Introduzione ed Elegia, Preghiera, 3° Studio da concerto, Studio-Leggenda, Tarantella, Triste canto, Variazioni in miniatura) pubblicate da Carisch, Curci, EdiPan e Ricordi. Durante la prigionia scrisse il Concerto spirituale per violoncello e orchestra, la sua composizione oggi più nota ed eseguita, premiata al Concorso di composizione «Viotti» nel 1952. Fu Accademico di Santa Cecilia.

Bibliografia: Claudio Paradiso [a cura di], Biografie, in La straordinaria storia de I Virtuosi di Roma di Renato Fasano. Un racconto (quasi fotografico) dell’orchestra da camera italiana più famosa nel mondo, Latina, Edizioni Novecento, 2018.

Claudio Paradiso