Giovanni Leone
LEONE Giovanni
Giovanni Leone (Napoli, 19.VII.1913 – ivi, 14.XI.1992). Studiò viola con Luigi D’Ambrosio diplomandosi nel 1935 nel Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. Nel 1937 vinse il primo premio della Rassegna nazionale dei giovani concertisti di Cremona. Fu per almeno un trentennio uno dei migliori violisti in carriera tanto che Alfredo Casella lo definì «Il principe delle viole». Fece parte dalla fondazione del Quartetto Ruotolo (con Renato Ruotolo e Fedele Saccone ai violini e Marcello Schottler al violoncello), del Gruppo Strumentale «Alessandro Scarlatti» di Napoli, del Quintetto Chigiano, del Sestetto Chigiano, e collaborò inoltre con il Quartetto di Roma con pianoforte. Tenne la prima esecuzione italiana del Concerto per viola di Bartók ancora non pubblicato. Fu costretto ad abbandonare l’attività concertistica in seguito a un incidente occorsogli nel 1961 mentre era su un autobus pubblico a Napoli: si dedicò quindi all’attività didattica nel Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e nell’Accademia Chigiana di Siena dando vita a una classe di prim’ordine.
Bibliografia: Claudio Paradiso, Andrea Pomettini, Daria Grillo [a cura di], Arrigo Tassinari ovvero i fasti del primo Novecento musicale italiano, con CD audio allegato, Perugia, Edizioni Anteo, 2009; Claudio Paradiso [a cura di], Biografie, in La straordinaria storia de I Virtuosi di Roma di Renato Fasano. Un racconto (quasi fotografico) dell’orchestra da camera italiana più famosa nel mondo, Latina, Edizioni Novecento, 2018.