VIANELLO Giorgio

Giorgio Vianello (Caserta, 11.XII.1933 – Bassano, 20.I.2010). Iniziati gli studi di pianoforte con Eugenio Bagnoli si diplomò nel 1956 con menzione d’onore nella classe di Gino Gorini nel Conservatorio «Benedetto Marcello», nel quale divenne in seguito docente. Collaborò per anni con il Teatro La Fenice e con l’annesso Centro di avviamento lirico, esperienza che Renato Fasano seppe esaltare invitandolo a preparare i cantanti per la lirica settecentesca del Collegium Musicum Italicum. Spronato da Arthur Rubinstein a intraprendere senza indugi la carriera solistica, conseguì molti riconoscimenti: tre primi premi nazionali (uno dei quali ottenuto al concorso pianistico di Treviso) e il primo premio internazionale al concorso «Respighi» del 1959. Tenne un’intesa carriera concertistica nelle maggiori città italiane, in Europa, in Sud America, in Estremo Oriente, esibendosi in teatri quali il Foro Italico di Roma, La Fenice di Venezia, l’Opera di Stato di Ankara, il Palacio de Belles Artes de Mexico, negli auditori della Rai di Torino, Milano Trieste, Palermo, Napoli, Milano, collaborando con direttori quali Skrowaczewski, Maderna, La Rosa Parodi, Gielen, Gracis. Numerose furono le registrazioni radiotelevisive in Italia e all’estero. Tra le tante, tenne le prime italiane del Concerto di Schönberg a Milano nel 1965 con Franco Caracciolo e del secondo Concerto di Balakirev a Roma nel 1967 con Charles Dutoit. Al rientro da una tournée in Messico nel 1978 iniziarono i problemi al terzo dito della mano destra che lo costrinsero a un doloroso ritiro dall’avviata carriera solistica.
Insieme alla moglie Francesca Mirabello insegnò ad Ankara dal 1960 al 1963 poi, su invito di Fasano, nel Conservatorio romano di Santa Cecilia fino al 1967 quindi nel Conservatorio «Benedetto Marcello» fino al 2002.
Si impegnò anche a favore della sua città d’adozione Bassano: fu responsabile della Filarmonica Bassanese e nelle vesti di direttore artistico degli Amici della Musica (che oggi porta il suo nome) ottenne la targa di benemerenza del premio Cultura Città di Bassano 2005.
I due figli, Gabriele Maria e Sebastiano, ne hanno seguito le orme, divenendo rispettivamente pianista e violinista.

Bibliografia: Claudio Paradiso [a cura di], Biografie, in La straordinaria storia de I Virtuosi di Roma di Renato Fasano. Un racconto (quasi fotografico) dell’orchestra da camera italiana più famosa nel mondo, Latina, Edizioni Novecento, 2018.

Claudio Paradiso