Ferruccio Scaglia

Ferruccio Scaglia (Torino, 20.II.1921 – Roma, 25.VI.1979).
Intrapresi gli studi di violino all’età di tre anni con il padre Marco, si diplomò con lode nel Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Torino a quindici anni (1936) nella classe di Riccardo Bellardi. Si diplomò inoltre in pianoforte e in composizione, si perfezionò con Arrigo Serato nell’Accademia Chigiana di Siena vincendo il premio nel 1938 e nell’Accademia di Santa Cecilia di Roma ottenendo il diploma nel 1939. Nel 1941 vinse la Rassegna nazionale dei giovani concertisti. Fu invitato nella prestigiosa orchestra nazionale per le celebrazioni paganiniane del 1940 diretta da Antonio Guarnieri, fece parte dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma, fu spalla dell’Orchestra de I Pomeriggi musicali di Milano (insieme ad Arrigo Pelliccia) e del Teatro Nuovo di Milano.
Dopo aver intrapreso la carriera concertistica in importanti complessi da camera (Quintetto Chigiano dal 1941, Collegium Musicum Italicum di Renato Fasano dal 1948) decise di dedicarsi esclusivamente alla direzione d’orchestra diventando maestro sostituto nel Teatro dell’Opera di Roma e dal 1950 direttore stabile delle Orchestre Rai occupandosi prevalentemente di quella di Roma. Nel 1960 fu direttore stabile al Teatro Massimo di Palermo formando la nuova orchestra, dal 1971 al 1973 assunse la direzione artistica e stabile del Teatro «Vincenzo Bellini» di Catania.
Bibliografia: Claudio Paradiso, Andrea Pomettini, Daria Grillo [a cura di], Arrigo Tassinari ovvero i fasti del primo Novecento musicale italiano, con CD audio allegato, Perugia, Edizioni Anteo, 2009; Claudio Paradiso [a cura di], Biografie, in La straordinaria storia de I Virtuosi di Roma di Renato Fasano. Un racconto (quasi fotografico) dell’orchestra da camera italiana più famosa nel mondo, Latina, Edizioni Novecento, 2018.
Claudio Paradiso
L'archivio di Ferruccio Scaglia è custodito nel DMI di Latina.