Bruno Incagnoli
Bruno Incagnoli (Ceprano, 12.VIII.1935 – Roma, 31.V.2024).
Bruno Incagnoli ha iniziato gli studi musicali nel Conservatorio Santa Cecilia di Roma con Giuseppe Tomassini.
Ha suonato insieme al famoso complesso I Virtuosi di Roma diretti da Renato Fasano.
È stato fondatore del "Quintetto Romano di Fiati" con Mario Ancillotti (flauto), Franco Ferranti (clarinetto), Sergio Romani (fagotto) e Luciano Giuliani (corno), svolgendo una rilevante attività cameristica e prime esecuzioni di brani come Opus Number Zoo di Luciano Berio e il Quintetto di Hans Werner Henze.
È stato protagonista per diversi anni delle stagioni dell'Accademia Filarmonica Romana, dell'Ensemble Teatromusica con Marcello Panni, dell'Accademia Musicale Chigiana di Siena, del Festival di Nuova Consonanza, dell'Académie de France a Villa Medici. Inoltre dagli anni Sessanta agli anni Ottanta ha suonato come primo oboe nelle orchestre dirette da Franco Ferrara e da Ennio Morricone, con cui ha registrato innumerevoli colonne sonore riguardanti la filmografia dell'epoca.
È stato primo oboe solista dell'Orchestra sinfonica di Roma della Rai dal 1961 al 1984 suonando con i più grani direttori del tempo come Herbert Von Karajan, Wolfgang Sawallisch, Zubin Metha, Armando La Rosa Parodi, Leonard Bernstein, Claudio Abbado, James Levine, Sergiu Celebidache, Riccardo Muti, Thomas Shippers, Carlo Maria Giulini, John Barbirolli, Eliahu Inbal, Rafael Kubelik.
Ha partecipato alla prima esecuzione assoluta (per la XXIV Settimana Musicale Senese nel 1967) di Goffredo Petrassi nel Teatro dei Rinnovati di Siena di "Tre per sette" per 3 esecutori con 7 fiati (flauto in do, in sol e ottavino, oboe e corno inglese, clarinetto in si bemolle e in mi bemolle) insieme al flautista Severino Gazzelloni e al clarinettista Alberto Fusco.
Nel 1975 ha eseguito in prima esecuzione il Doppio Concerto per oboe, arpa e orchestra di Hans Werner Henze diretto dall'autore, mai più eseguito in Italia. Nel 1979 ha preso parte alla registrazione discografica de La passion selon Sade di Sylvano Bussotti pubblicato dalla BMG Ricordi.
Ha preso parte nel 1982 alla prima del monodramma Lohengrin di Salvatore Sciarrino con cui alla Piccola Scala ha vinto il Premio Italia insieme al Gruppo Musica d'Oggi diretto da Gino Lanzillotta.
Nel documentario dedicato nel 2007 all'opera del pianista e compositore Bruno Canino la Rai ha trasmesso il suo Concerto da camera n. 3 per oboe, violino e orchestra (1965) con Bruno Incagnoli all'oboe e Claudio Laurita al violino.
Incagnoli si è anche dedicato all'attività didattica presso il Conservatorio "Alfredo Casella" de l'Aquila e successivamente presso il Conservatorio di Musica "Licinio Refice" di Frosinone formando una generazione di oboisti. Ha tenuto anche corsi di perfezionamento all'Accademia musicale pescarese di Pescara, all'Arts Academy di Roma, ai Corsi musicali estivi di Lanciano oltre a master class e seminari.
Incagnoli è stato il collaudatore nella omonima ditta fondata dal padre Spartaco (1907-1990) nel 1948, produttrice di oboi e corni inglesi di grande qualità.
Alessandro Incagnoli
Bruno Incagnoli (Ceprano, 12.VIII.1935). Intrapresi gli studi di oboe con Riccardo Scozzi, alla sua scomparsa li ha proseguiti con il suo allievo Giuseppe Tomassini diplomandosi nel Conservatorio romano di Santa Cecilia. È stato testimonial e collaudatore della omonima ditta di oboi fondata nel 1948 dal padre Spartaco. È stato primo oboe dell’Orchestra sinfonica della Rai di Roma dal 1959 fino al suo scioglimento collaborando, anche come solista, con i più grandi direttori del Novecento. Ha fatto parte del Collegium Musicum Italicum di Renato Fasano. Docente prima nel Conservatorio «Casella» dell’Aquila e poi nel «Refice» di Frosinone ha insegnato anche nell’Accademia Musicale Pescarese e nei Corsi di formazione orchestrale dell’Estate Musicale Frentana di Lanciano.
Bibliografia: Claudio Paradiso [a cura di], Biografie, in La straordinaria storia de I Virtuosi di Roma di Renato Fasano. Un racconto (quasi fotografico) dell’orchestra da camera italiana più famosa nel mondo, Latina, Edizioni Novecento, 2018.
Claudio Paradiso
L'archivio di Bruno Incagnoli è custodito nel DMI di Latina.