Angelo Stefanato

Angelo Stefanato (San Stino di Livenza, 19.X.1926 – Roma, 6.X.2014).
Si diplomò nel Liceo musicale «Jacopo Tomadini» di Udine con Vittorio Fael nel 1946 e si perfezionò poi a Salisburgo con Váša Příhoda. Iniziò l’attività solistica in Europa insieme a quella cameristica: con il Quartetto Ferro (seconda versione), con il Quartetto di Milano de I Pomeriggi Musicali poi Quartetto «Vivaldi» (Bruno Polli al II violino, Aleardo Savelli alla viola, Roberto Repini Secco al violoncello) vincitore del secondo premio al Concorso internazionale di Ginevra del 1953, con il Quintetto Chigiano dal 1954, con il Trio di Milano (alla scomparsa di Cesare Ferraresi) e dal 1957 con I Virtuosi di Roma effettuando concerti, tournée e registrazioni in tutto il mondo. È stato spalla dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, dell’Orchestra della Rai di Torino e di Roma, dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia; è stato inoltre docente di violino e di musica d’insieme per archi (quartetto) nei Conservatori di Cagliari, Napoli e Roma. Insieme alla seconda moglie, la pianista australiana Margaret Barton, ha dato vita per oltre trent’anni a un prestigoso duo, oggetto di dediche da parte di compositori quali Luciano Chailly, Giorgio Ferrari, Riccardo Malipiero, Virgilio Mortari, Giulio Viozzi; suonarono in trio con il violoncellista Umberto Egaddi (Trio di Torino) e poi con Giuseppe Selmi. Con il duo e con i complessi con cui ha collaborato ha realizzato una vasta discografia. Nel 1976 è stato premiato con il «Sagittario d’oro» per l’arte e nel 1983 è stato nominato Accademico di Santa Cecilia. Suonava un Guadagnini del 1771.
Bibliografia: Claudio Paradiso, Andrea Pomettini, Daria Grillo [a cura di], Arrigo Tassinari ovvero i fasti del primo Novecento musicale italiano, con CD audio allegato, Perugia, Edizioni Anteo, 2009; Claudio Paradiso [a cura di], Biografie, in La straordinaria storia de I Virtuosi di Roma di Renato Fasano. Un racconto (quasi fotografico) dell’orchestra da camera italiana più famosa nel mondo, Latina, Edizioni Novecento, 2018.
Claudio Paradiso