Alfio Poleggi

Alfio Poleggi (Vallerano, 28.XI.1924 – Roma, 27.V.1993).
Intrapresi gli studi musicali con il padre compositore e direttore di banda Raffaele, li proseguì presso il Collegio di musica del Foro Italico (Foro Mussolini) conseguendo il diploma in fagotto nel Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Dopo un periodo dedicato al sassofono e al jazz, vinse nel 1947 il concorso di primo fagotto presso l’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli restandovi fino al 1963. Nel periodo napoletano ricevette attestati di stima da parte di direttori d’orchestra quali John Barbirolli, Francesco Cilea, André Cluytens, Vittorio Gui, Paul Hindemith, Paul Klecki, Francesco Molinari Pradelli, Fritz Reiner, Artur Rodzinski, Gabriele Santini, Tullio Serafin, Igor Stravinskij, Carlo Zecchi. Oltre che con i complessi di musica da camera del San Carlo fece parte del Trio di fiati napoletano, affermandosi in concorsi d’esecuzione nazionali. Nel 1963 divenne primo fagotto dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma e al pensionamento (1985) gli venne conferito l’incarico di capo del servizio musicale che ricoprì fino alla sua scomparsa. Partecipò a numerose incisioni e colonne sonore e collaborò con I Virtuosi di Roma e l’Unione Musicisti di Roma. Fu docente di fagotto nei Conservatori di Salerno, L’Aquila e infine nel Santa Cecilia di Roma.
Bibliografia: Claudio Paradiso [a cura di], Biografie, in La straordinaria storia de I Virtuosi di Roma di Renato Fasano. Un racconto (quasi fotografico) dell’orchestra da camera italiana più famosa nel mondo, Latina, Edizioni Novecento, 2018.
Claudio Paradiso