LEONESI Giuseppe

Clarinettista e inventore (Cento, 11.V.1833 - Brescia, 17.X1.1901). Allievo di Domenico Liverani, dal 1850 al 1852 studiò al Liceo Musicale di Bologna. In seguito, sempre a Bologna, tenne vari concerti solistici, suonò con la Società Filarmonica e fu nominato membro dell’Accademia Filarmonica (dal 1854). Dal 1872 insegnò all’Istituto Musicale “G. Frescobaldi” di Ferrara e, dal 1872 al 1875, fu direttore della locale banda municipale. Nel 1874 fu criticato dalla stampa musicale italiana per una sua «azzardata» riduzione per banda della celebre Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Dal 1875 fu 1° clarinetto al Teatro Armonia di Trieste. Nel 1888 fu direttore della banda di San Maurizio Canavese (Torino) ed in seguito a La Spezia insegnò all’Istituto Musicale e diresse la banda cittadina. Nel 1898 «aperse in Torino la prima fabbrica a macchina per la confezione delle ancie da Clarino, delle quali finora eravamo tributari della Francia». Nel 1901, brevettò un tipo di clarinetto «a doppia tonalità», conosciuto in seguito come «clarinetto Leonesi» nel quale «un tubo lungo quanto un clarinetto in La era provvisto di una serie duplicata di fori, una per ciascuna tonalità, Sib e La, eccetto che per il portavoce e i due fori più alti per i trilli della mano destra che rimanevano singoli. Doppie chiavi montate su giunti tubolari controllavano i corrispondenti fori nelle due serie, che venivano chiusi per mezzo di un meccanismo simile a quello impiegato dal Boehm nel suo flauto del 1832. Sotto la parte estrema delle chiavi erano collocati nastri di metallo che scorrevano lungo scanalature praticate sulla superfice dello strumento. Ciascun nastro recava un certo numero di piccoli cunei collocati in modo che, a seconda della posizione dello stesso nastro, tenevano chiuse le chiavi che appartenevano all’una o all’altra tonalità».
Composizioni: 12 Capricci per clarinetto (Firenze, Morandi, s.d.); Capriccio su diversi motivi del Ballo in maschera di Verdi per clarinetto e pianoforte (Milano, Ricordi, 1864; I-Mc); Cavatina dell’Opera I Puritani variata per clarinetto e pianoforte (Bologna, Trebbi, 189?; I-Bc); Divertimento dall’Opera Le Educande di Sorrento di F. Usiglio per clarinetto e pianoforte (Milano, Ricordi, s.d; I-COcon); Fantasia su motivi dell’Opera Barbiere di Siviglia di C. Dall’Argine per clarinetto e pianoforte (Milano, Trebbi, 1869); Fantasia su motivi dell’Opera La Forza del Destino di G. Verdi op. 8 per clarinetto e pianoforte (Milano, Ricordi, 1878; I-Mc); Melodie dell’opera Ruy Blas (Milano, Trebbi, s.d.; I-COcon); La Figlia del Reggimento, Concerto per clarinetto e pianoforte (1895, inedito); Piccola fantasia su motivi dell’opera Marta del m° Flotow variata per clarinetto e pianoforte (Milano, Trebbi, s.d.; I-Bc); Solo e romanza nell’opera La Forza del Destino di G. Verdi fantasticamente variati per clarinetto e pianoforte op. 9 (Milano, Ricordi, 1878; I-Mc); Un Bouquet, Fantasia per clarinetto e pianoforte (Bologna Trebbi, s.d.).

> Bibliografia: Adriano Amore, Il Clarinetto in Italia: Storia, Organologia, Letteratura e Virtuosi, Frasso Telesino, 2021, pp. 24, 35, 51, 55, 58, 87, 98, 112, 129, 142, 176, 185, 198, 232, 254.

Adriano e Riccardo Amore