Angiolo Del Bravo
DEL BRAVO Angiolo
Clarinettista (San Miniato, 9.XI.1865 - ivi, 2.XII.1919). Allievo di Giovanni Bianchini, a soli 11 anni si diplomò all’Istituto Musicale di Firenze (1876). In seguito, al fianco del suo maestro, suonò come 2° clarinetto nell’orchestra del Teatro Pagliano di Firenze per poi passare come 1° clarinetto nell’orchestra del Teatro Nuovo di Pisa. Fu contemporaneamente direttore delle bande musicali di San Miniato e Navacchio (1887) e in questa veste vinse il Concorso Internazionale bandistico di Ginevra (1887) e quello di Cannes. Nel 1900 si trasferì a Trieste dove insegnò al Conservatorio di Musica, diresse la locale banda municipale e tenne diversi concerti per la Società dei Filarmonici. Nel 1908 a Vienna, dopo una sua straordinaria interpretazione del Quintetto op. 115 per clarinetto e archi di Johannes Brahms, fu definito dalla stampa locale come il «Kubelik del clarinetto italiano» e iscritto nell’Albo d’Oro dei più grandi concertisti europei. In Spagna, Germania, Francia, Svizzera e a Londra, passò poi di trionfo in trionfo, suonando con il prestigioso Sestetto Reinecke e con i maggiori concertisti della sua epoca, tra i quali il pianista Ferruccio Busoni. A Trieste, nel 1906, suonò in prima esecuzione assoluta il Trio op. 274 di Carl Reinecke. Suonò, inoltre, nelle orchestre dei Teatri Carignano di Torino, la Fenice di Venezia, Comunale di Bologna, Costanzi di Roma, Petruzzelli di Bari, Biondi di Palermo e alla Scala di Milano, al seguito dei maggiori direttori d’orchestra dell’epoca, quali Toscanini, Mascagni, Mancinelli e Ferrari che ne richiesero le sue prestazioni. Nel 1910 incise tre dischi per la Helvetia Record. In sua memoria, il compositore Mario Mascagni (1881-1948) scrisse la Sonatina per 2 clarinetti e pianoforte (Firenze, Mignani, 1933; I-Fn).
Bibliografia: Adriano Amore, Il Clarinetto in Italia: Storia, Organologia, Letteratura e Virtuosi, Frasso Telesino, 2021, pp. 157, 194, 222-223, 299.
Adriano e Riccardo Amore
