ADAMI (Giuseppe), nato in Torino verso la metà dello scorso secolo, si distingue molto oggigiorno per la sua singolar maniera di sonare il Clarinetto, che tira a se l'ammirazion degli ascoltanti. Benchè sia addetto alla Real Cappella e Teatro di Torino, la sua gran fama il fè chiamare in Milano per il cel. teatro della Scala, ove attualmente soggiorna.

Giuseppe Bertini
Dizionario storico-critico degli scrittori di musica e de’ più celebri artisti di tutte le nazioni si’ antiche che moderne
Palermo, dalla Tipografia Reale di Guerra, 1814
Clarinettista e didatta (Pinerolo, 31.V.1762 - Torino, 18.III.1820). Già oboista nella banda del Reggimento delle Guardie, dal 1789 al 1802 suonò poi come 1° clarinetto nell’orchestra della Cappella Reale di Torino: «Sulli ben vantaggiosi riscontri, che abbiamo avuti dell’abilità di Giuseppe Adami Virtuoso di Clarinetta, ed attualmente suonatore di Haut-bois nella Banda del Reggimento nostro delle Guardie, ci siamo disposti a stabilirlo Suonatore di Clarinetta nella nostra Cappella, e Camera, riserbandoci di provvederlo a parte di un conveniente trattenimento [...]». Contestualmente, suonò come 1° clarinetto anche nelle orchestre del Teatro Regio (dal 1779), del Teatro delle Arti (1802) e del Teatro d’Angennes (1803). Nel 1802 venne proposto come docente di clarinetto per la scuola di musica che avrebbe dovuto aprirsi in Torino, ma il progetto non venne mai realizzato. Trasferitosi a Milano, fu 1° clarinetto nelle orchestre del Teatro alla Scala (1803-1815) e del Teatro della Canobiana (1807-1813). Nel 1808 fu nominato primo insegnante di clarinetto al Conservatorio di Musica di Milano, incarico che tenne fino al 1815. Rientrato a Torino, ricoprì nuovamente il posto di 1° clarinetto nell’orchestra della Cappella Reale di Torino (1815-1820). Godette della personale stima di Gioachino Rossini che per lui scrisse l’assolo dal II Atto de La pietra del paragone, andata in scena alla Scala nel 1812.

Bibliografia: Adriano Amore, Il Clarinetto in Italia: Storia, Organologia, Letteratura e Virtuosi, Frasso Telesino, 2021, pp. 85, 93, 109, 126, 149, 185-186, 211, 217, 289-290.

Adriano e Riccardo Amore