Giuseppe Verdi
VERDI Giuseppe
(Roncole di Busseto, Parma, 1813 - Milano, 1901). Compositore fra i celebri dell'800 fu tra i più conosciuti musicisti nel Bresciano. Fra i primi bresciani che conobbe, amico intimo", come lui stesso ebbe a scrivere, fu il letterato e scrittore Luigi Toccagni (v.) (1788-1853). Una conoscenza intensa degli ultimi anni di vita fu quella con il maestro Giovanni Tebaldini (v.). Una lunga frequentazione ebbe con la contessa Annetta Bolognini Calini. Verdi considerò il bresciano Marco Enrico Bossi il più grande organista italiano del suo tempo.
Fu più volte a Brescia e anche a Iseo dove è tradizione che apprezzò molto il concerto di campane della pieve. Numerose le "prime" verdiane a Brescia. Esordì con il "Nabucco" nella Stagione della Fiera del 1843, tornò, di nuovo, con l'"Ernani nel 1844, nel 1845 con "I Lombardi alla prima crociata". Nel 1846, sempre in occasione della Fiera, fu presente con "I due Foscari". Nel 1847 venne rappresentata "Attila"; nel 1849, nel Carnevale, "Macbeth" e "Nabucco", nel 1850 "I Masnadieri", nel 1851 il "Nabucco" nella Fiera, nel 1852 "Luisa Miller" e alla Fiera il "Rigoletto". Seguirono altre numerose prime come: nel 1854 "Il Trovatore" (nella Fiera), nel 1856 "Giovanna d'Arco", nel 1857 "La Traviata", nel 1863 "Ballo in maschera", nel 1869 "I Vespri siciliani", nel 1872 "La Forza del destino", nel 1875 "Aida", nel 1887 (in Fiera) "Otello", nel 1892 "Simon Boccanegra" (in Fiera), nel 1892 il "Requiem", nel 1893 "Falstaff", nel 1910 "Don Carlos".
Tra gli interpreti bresciani che si esibirono in opere verdiane si possono ricordare: la Guerrini nel "Falstaff" (1893); la Poli Scacciati nel "Trovatore" (1938); Antonioli nella "Traviata" (1961) e nel "Rigoletto" (1962), Poli nell'"Otello" (1966), Pasetti nella "Traviata" (1971). Attraverso queste rappresentazioni conobbe i Martinengo, i Valotti ed in genere gli esponenti della Deputazione. Ad essi il 16 aprile 1887 rimproverava di non aver scelto interpreti adatti alla programmazione dell'Otello e di non averlo consultato in precedenza. Nonostante questi rimbrotti l' "Otello" rappresentato nell'estate seguente ebbe un notevole successo, come confermava, scrivendo a Verdi, il maestro Faccio, grazie al tenore Oxilia e al baritono Lehrie.
Il 28 marzo 1901 venne inaugurato al teatro Grande un busto a Verdi, con concerto. Per l'occasione venne coniata una medaglia d'oro con la scritta "Commemorandosi Verdi/ Giuliano Fenaroli/oratore".
EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
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