TRAERI Giovanni Domenico
Sec. XVII - XVIII, morto nel 1745 (?). Detto il Bresciano o il Bersano. Di Carlo (v.) e come lui organaro di notevole fama. Lavora nel Ferrarese e nel Bolognese per stabilirsi poi nel 1726 a Modena dove fonda la dinastia degli organari bresciani operanti tra la fine del '600 e la fine del '700. Con il fratello Giovanni Francesco (v.) costruisce gli organi di S. Maria Regina Coeli, detta dei Poveri, a Bologna (1689); di Castelbolognese (1691); della Collegiata di S. Giovanni in Persiceto, Bologna (1697); di Amola di Piano Bolognese (1700); di S. Francesco in Bologna (1717); di S. Pietro Martire di Formigine, Ferrara (1690); S. Petronio di Bologna (1694); S. Carlo a Modena (1714); Camurana nel modenese (1723); Burana di Ferrara (1726); S. Fiorenzo, Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) (1733) (rinnovato o restaurato dal bresciano Tonoli); Comacchio (1733); S. Maria delle Grazie, Modena (1734); Castelfranco Emilia, Modena (1734); Quarantoli, Modena. Del Traeri si ricorda uno strumento di sua costruzione ben diverso dall'organo: un clavicembalo. Questo strumento esiste nel Civico Museo di antichi strumenti musicali di Milano; dal catalogo si apprende: «Strumento di grande formato (lungh. cm 220, largh. cm 79, profondità cm 20,5) in legno di cipresso, di mano di un importante cembalaro italiano della seconda metà del XVII secolo, Domenico Traeri. La tastiera ha un'estensione di quattro ottave, dal SI (1) al DO (6). Trenta tasti diatonici in bosso, venti cromatici in ebano con ornamento d'avorio. Sul frontale sopra la tastiera è la seguente scritta: "Domenico Traeri detto il Bresciano fece in Bologna l'anno MDCC"».

EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
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