Antonio Rinaldi
RINALDI Antonio
(Cremona, 15 aprile 1881 - Brescia, 16 gennaio 1967). Di Giulio e di Adelaide Podestà. Figlio di un violoncellista dell'orchestra della Scala, dal quale ereditò un prezioso "Amati", si sentì chiamato alla musica alla quale l'aveva incoraggiato Toscanini in persona mentre considerava una vocazione sbagliata quella dell'avvocatura. Suonò in orchestra dai 15 fino ai 25 anni. Si laureò poi in legge ed esercitò brillantemente l'avvocatura pur continuando l'attività di musicista e di musicologo. Fondò con l'avv. Antonio Grasi e con due magistrati, il giudice Luigi Binetti e il pretore Gamba, un quartetto molto attivo. Fu presidente della "Società Orchestrale" e della "Corale Bazzini" e dal 1910 al 1915 organizzatore di manifestazioni artistiche di rilievo fra le quali l'esecuzione del "Werther " diretto al Sociale dal maestro Romanini. Fu a lungo consigliere della Società dei Concerti. Dal 1910 al 1920 fu critico musicale del "Cittadino di Brescia" e per un suo articolo piuttosto critico relativo al Grande si vide recapitare una sfida a duello del direttore della "Sentinella" on. Ducos. Fu molto conosciuto per i suoi faceti epigrammi e per le "irresistibili" parodie postconviviali. Pubblicò la "Strafalcionemme illustrata" una raccolta di 48 p. in più di 20 edizioni non datate, di madornali ed esilaranti strafalcioni del tenore Francesco Pasini e che ebbe grande diffusione tra la gente bresciana.
EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
www.enciclopediabresciana.it