PULCI Luigi detto Gino
(Brescia, 26 novembre 1908 - Roma, 24 settembre 1962). Di Giovanni e di Teresa Mazzarella. Il padre, che aveva negozio di calzature in via S. Faustino, voleva farne un elettrotecnico; poi, essendo il padre e il nonno appassionati di musica, venne posto a scuola di pianoforte e violoncello sotto la guida del maestro Chimeri all'Istituto Musicale Venturi e a scuola di composizione sotto la guida dei maestri Capitanio e Benedetti, studio continuato al Conservatorio di Parma. Dedicatosi invece al genere ballabile (tango) e alla musica cosiddetta leggera a ventun anni tentava, dall'ottobre 1932, nuove avventure a Milano assumendo lo pseudonimo di Gino Redi. Vinto un concorso, veniva scritturato come compositore presso una casa musicale diretta da Bixio. Il primo successo si presentò nel 1936 con la canzone «È finito il bel tempo che fu», che sfondò in tutta Italia, ed alla quale seguirono altre canzoni contraddistinte, a quanto scrive G. Bignami, "da una vena melodica popolare ma estrosa, orecchiabile ma mai banale". Compose canzoni come "Sogno tzigano", "Piccola Butterfly", "Malù", "Carovaniere", "Il tango del mare", "La bambola rosa", "Notte e dì", "La mazurka di Carolina", ecc. Fu anche a Berlino. Nel 1938-1947 formò con il noto Nisa un binomio di successo, e al contempo intrecciò buoni rapporti con parolieri come Testoni, Bonagura, Olivieri, Bertini. Grande successo ebbe "Eulalia Torricelli", scritta nel 1947. Nel dopoguerra fu un susseguirsi di nuove creazioni con fantasia, come ha scritto Arnaldo Bonfadini, fresca come prima, più vivace, personale, più canora di prima, ora dolce e romantica come in "Ti chiami mammola", "Bocca nel buio", "Sempre", "Brasilera", "Aggio perduto o' suonno" (versi di Natili) ecc. che divenne il successo napoletano del dopoguerra. "Don Ramon Malasierra" ritenuta da qualcuno la sua più originale canzone. Nel 1950 si trasferì a Roma, chiamatovi dal produttore cinematografico De Laurentiis, in qualità di direttore artistico per i commenti musicali nei film. Intanto il suo nome veniva rilanciato da sempre nuovi successi fra i quali: "Il tango del mare" e "Non dimenticar", scritta nel 1951 e interpretata con grande successo da Nat King Cole (e più tardi nel 1996 a Sanremo dalla figlia Natalie Cole). La sua "Eulalia Torricelli", lanciata in America da Danny Kaye con il titolo: "Amelia Cordelia Mchugh" diventò popolare anche sul fronte sudcoreano.

EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
www.enciclopediabresciana.it