PUCCINI Giacomo
(Lucca, 1858 - Bruxelles, 1924). Compositore. Fra le sue opere rappresentate a Brescia si ricordano nel 1890 "Le Villi", nel 1892 l'"Edgar", nel 1893 la "Manon" (a solo sei mesi dalla prima al Regio di Torino). Dopo la rappresentazione della "Manon" nel 1893 scriveva: "Già due volte Brescia, la colta e gentile, mi ha fatto accoglienze che saranno per me incancellabili". Antonio Bazzini in quell'occasione tra un atto e l'altro gli offerse la cattedra di composizione al Conservatorio di Milano. Invitato dalla Deputazione del Grande (specialmente dal conte Battista Fé, dal l'avv. Gerolamo Orefici e dal conte Antonio Valotti) dopo la caduta della "Butterfly" alla Scala il 17 febbraio 1904, confidando "nei buoni, onesti e forti bresciani" accettò di ripresentarla dopo rimaneggiamenti al Teatro Grande il 28 maggio 1904 nella cornice dell'Esposizione Bresciana. Giunto a Brescia il 17 maggio ne seguì le prove con grande cura e la rappresentazione il 28 maggio, presenti molte personalità del mondo artistico, fu un trionfo. Alla seconda fu presente re Vittorio Emanuele III. L'incasso di 4.664 lire la prima sera, salì a 6.269,75 la seconda. La rappresentazione continuò per nove serate "trionfalmente" come scrisse ad Alfredo Vandini lo stesso Puccini. Il maestro si fermò a Brescia alcuni giorni pranzando alla trattoria del Rebuffone e ospite del sindaco conte Federico Bettoni. Il 16 giugno durante la serata d'onore gli venne, assieme a ricchi doni, offerta dalla Deputazione del Teatro una grande medaglia d'oro con la scritta: «Madame Butterfly - Brescia, 28 maggio 1904. La Deputazione del Teatro Grande a Giacomo Puccini». Salutato da molti bresciani e dai maestri Polacco, Alfano, Fillasi, Puccini volle esprimere tutta la sua gratitudine: «Dopo la burrascosa serata della "Scala", l'animo mio fidente e addolorato aspettava la riparazione: doveva essere la vostra città, alla quale mi legano già le memorie di altri lieti successi, a darmi questa grande gioia. Ancora grazie e arrivederci a presto. L'affezionatissimo Puccini». Al direttore di un quotidiano locale scrisse: «La vostra nobile città, cui già mi legavano memorie di lieti successi, volle darmi la soddisfazione cui anelavo». Durante i soggiorni bresciani fu ospite dei Conti Lechi, Valotti, Bettoni, Gerardo Terzi Lana. Nel 1911 fu presente al Circuito Aereo di Montichiari e oltre che in partite di caccia, passò serene giornate dell'agosto all'Aprica. Nel 1911 (in agosto per la Fiera) per la rappresentazione della "Fanciulla del West" (seconda rappresentazione in Italia) venne edito un numero unico. La stessa opera venne rappresentata nel Carnevale del 1915, 1939 e più tardi del 1951. Nel 1920 venne rappresentato il "Tabarro"; nello stesso anno (e nel Carnevale 1958) "Suor Angelica"; ancora nel 1920 "Gianni Schicchi"; nel 1926, 1927 e poi nel 1931, 1951, 1958 ecc. la "Turandot". Fra le ultime opere rappresentate "La Rondine" nel novembre 1994, diretta da G. A. Gavazzeni, e nell'ottobre 1995 la "Tosca", diretta dal bresciano Angelo Campori. A Brescia venne dedicata al musicista la via che congiunge via Indipendenza con via Pila nella frazione di S. Eufemia della Fonte, tracciata negli anni '60.

EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
www.enciclopediabresciana.it