POLLAROLO Carlo Francesco
(Brescia 1653 c. - Venezia 1722). Contrariamente a quanto molti hanno scritto non fu allievo del Legrenzi, che morì nell'anno (1690) in cui egli arrivava a Venezia, ma del padre Orazio Pollarolo e poi del maestro Pietro Pelli. "Sempre a Brescia, come scrive M.T. Barezzani, si svolse la sua prima, attività di maestro di cappella ed ebbero luogo i suoi primi esperimenti come autore di melodrammi dei quali fu il più prolifico autore bresciano. Fu infatti dapprima organista alla Pace e poi nel 1676 organista della Cattedrale e nel 1678 rappresentava a Brescia il dramma per musica "Venezia travestita". Dal 1679 e poi ancora nel 1680 e 1684 fu per le solennità liturgiche maestro di cappella a S.S. Nazaro e Celso. Nel 1680 aggiungeva a quello di organista il titolo di maestro di Cappella della Cattedrale e veniva nominato capo-musica della città con l'incarico di supervisore delle Cappelle musicali. Nel 1681 veniva nominato capo-musica dell'Accademia degli Erranti. Nel frattempo come appare dall'elenco delle sue opere, componeva ed eseguiva sue opere. Lasciata Brescia alla fine del 1689, il 13 agosto 1690 veniva nominato secondo organista della Cappella Ducale di Venezia, dove nel 1702 entrerà anche il figlio Orazio che per 20 anni lo sostituirà quasi del tutto per dargli tempo di comporre più di 70 drammi. Dal 1697 al 1706 fu anche maestro del Conservatorio degli Incurabili. Tra il 1709 e il 1712 si recò a Roma per curare l'allestimento di sue opere teatrali. Egli diede presto saggio di sue composizioni nel genere sacro come nel profano, ma trovò sempre poca simpatia per la musica sacra, mentre si sentiva trasportato dal suo genio alla musica drammatica: questa fu la ragione, come suppone anche il Caffi, per cui nella nomina a primo Maestro di Cappella venne proposto il Lotti. Il Pollarolo occupò per trent'anni il posto di vice-maestro, seguendo però il suo genio per la musica drammatica, scrivendo e componendo moltissime opere. Egli, come rileva G. Bignami, fu compositore più fecondo per il teatro, e lo stesso Caffi fu costretto a riconoscere in lui una particolare facilità nella composizione sostenendo che nessun altro maestro può vantarsi d'averlo uguagliato nella quantità dei lavori anche se il Fétis dichiara essere annoverato nella serie degli artisti di genio, i quali esercitano un'influenza più o meno attiva sull'arte del loro tempo; non merita tuttavia lo spregio col quale ne parla il Caffi obbligato poi, in altro luogo, a farne l'elogio. Secondo il Fétis il Pollarolo diede all'istrumentazione delle sue opere molto più interesse di quello dato dai maestri veneziani ai quali succedette, dichiarando che le sue opere stanno almeno al livello di ciò che fu scritto e composto in Italia al suo tempo. Del resto, come sottolinea Giovanni Bignami, l'imponente opera prodotta (70 opere), le numerosissime rappresentazioni in luoghi prestigiosi non possono circoscriverlo, come è stato scritto, ad un semplice scribacchino. Maria Teresa Barezzani ha rilevato come la sua musica riflette, almeno in un primo momento, una conoscenza di stampo artigianale e il suo stile tende ad assomigliare a quello dei compositori più in voga: Legrenzi, Ziani, Sartorio e soprattutto Pallavicino. Il contatto con il mondo teatrale veneziano lo spingerà poi a ricercare nuove soluzioni soprattutto nello sviluppo dell'Aria e nell'orchestrazione. Assai personale, a questo proposito, è l'uso che egli fa dei violini, spesso non sostenuti dal basso e talvolta provvisti di un tema proprio (alcune Arie dall'Onorio in Roma presentano in questo senso gli aspetti più interessanti, come ci segnalano più o meno tutti gli scritti più recenti"). Le Opere maggiori del Pollarolo, rileva ancora la Barezzani, sembrano appartenere al decennio che va dal 1690 al 1700, periodo nel quale avviene il cambiamento graduale del suo stile compositivo. Nell'epoca successiva la sua fama, peraltro notevole a quei tempi, viene oscurata da quella delle nuove leve: Lotti, Albinoni, Gasparini, Vivaldi. Gustavo Marchesi lo dice "dotato di sicuro mestiere, con stile solenne e galante" e che «introdusse particolarità di derivazione francese nella strumentazione del tempo: usò, p. es., gli archi (violini e viole) in forma solistica come accompagnamento delle arie e introdusse per primo, a Venezia, l'oboe. L'ELENCO DELLE OPERE da lui musicate, redatto da Giovanni Bignami segnala: «Demone Amato ovvero Giugurta» (Dramma recitato al teatro di Sant'Angelo di Venezia l'anno 1686. Venezia, per Franc. Nicolini, 1686. Poesia di Matteo Noris Veneziano); «Licurgo, ovvero Il cieco di acuta vista». (Dramma recitato nel medesimo teatro, idem. Poesia del medesimo Noris); «Antonio e Pompeiano». (Dramma recitato nel teatro di S. Salvatore di Venezia l'anno 1677. Musica di Antonio Sartorio; poi a Brescia nel 1689 e l'anno 1691 nel teatro Formigliosi di Bologna); «Almansore in Alimena» (Dramma eseguito in Bologna nel 1690; poi a Reggio Emilia, indi al tea tro di Sant'Angelo di Venezia, l'anno 1703, e replicato a Verona nel 1710. Venezia, Girol. Albrizzi 1703. Poesia del D.r. Giam. Giannini, veneziano); «Alboino in Italia» (Dramma recitato in Venezia l'anno 1691, nel teatro dei SS. Gio. e Paolo Venezia, pel Nicolini 1692. Poesia di Giulio Cesare Corradi, parmigiano); «La Pace fra Tolomeo e Seleuco». (Dramma recitato nel teatro S. Gio. Crisostomo di Venezia l'anno 1691. Poesia di Adriano Morselli, veneziano). Replicato con qualche cambiamento, l'anno 1696 in Ferrara. Ferrara per il Pomartelli 1696); «Ibraim Sultano» (Dramma postumo recitato in Venezia nel medesimo teatro l'anno 1692; dello stesso poeta, e stampatore); «Jole Regina di Napoli» (Dramma rappresentato nel teatro de' SS. Gio. e Paolo di Venezia l'anno 1692. Venezia, pel Nicolini 1692. Poesia del D.r. G. Matteo Giannini, veneziano); «Circe abbandonata da Ulisse» (Dramma rappresentato nel teatro nuovo di Piacenza l'anno 1692. In Parma nella stamp. Ducale 1692. Poesia di Aurelio Aurelj, veneziano. Replicato nel teatro de' SS. Gio. e Paolo. Venezia l'anno 1697); «La forza della virtù» (Dramma recitato in S. Gio. Crisostomo di Venezia l'anno 1693. In Venezia pel Nicolini 1693. Poesia di Domenico David, veneziano. Replicato in Bologna al teatro Malvezzi nel 1694. Questo dramma, scrive Corrado Ricci, «fu uno dei più grandi spettacoli dati al Malvezzi. Il libretto del David, musicato dapprima dal Pollarolo fu per questa occasione rifatto interamente dal Perti, ciò che il Fétis mostra di ignorare» L'Allacci dice che fu riprodotto in Firenze nel 1702, con molti cambiamenti); «Avvenimenti di Erminia e di Clorinda» (Dramma rappresentato nel teatro dei SS. Giovanni e Paolo di Venezia l'anno 1693. Venezia pel Nicolini 1693. Poesia di Giulio Cesare Corradi, parmigiano); «Ottone» (Dramma recitato al teatro S. Gio. Crisostomo di Venezia nel 1694. Venezia, Nicolini 1694. Poesia del Con. Girol. Frigimelica Roberti, padovano). Replicato nel teatro Mantica di Udine, 1696, con pochissimo cambiamento nello stesso teatro di Venezia nel 1716, e nello stesso teatro di S. Giovanni Crisostomo l'anno 1716. Venezia, per Marino Rossetti 1716); «La Schiavitù fortunata» (Dramma recitato nel teatro di S. Angiolo di Venezia nell'anno 1694. Venezia, Nicolini 1694. Poesia del P. Fulgenzio Maria Gallazzi; veneziano); «Alfonso Primo» (Dramma recitato in Venezia l'anno 1694 nel teatro di S. Salvatore. Venezia, pel Nicolini 1694. Poesia di Matteo Noris, veneziano); «Amage Regina de' Sarmati» (Dramma recitato in S. Angiolo di Venezia, idem. Poesia di G.C. Corradi, parmigiano); «Gli Inganni felici» (Dramma recitato nel medesimo teatro l'anno 1695. In Venezia, dal medesimo stampatore id. Poesia di Apostolo Zeno, veneziano. Replicato a Verona nel 1697, a Napoli nel 1699 nel R. teatro di S. Bartolomeo, a Vicenza nel 1709 ed a Venezia nel 1722 con qualche cambiamento); «Irene» (Tragedia rappresentata nel teatro di S. Gio. Crisostomo di Venezia l'anno 1695. Venezia, pel Nicolini 1695. Poesia di Girol. Frigimelica Roberti, padovano. Replicato nel 1704 a Napoli nel teatro di S. Bartolomeo); «Il Pastor d'Anfriso» (Tragedia pastorale rappresentata nel teatro sudd. sul 1695, edita dal medes. ivi. Poesia dello stesso. Replicato nello stesso teatro l'anno 1704 con pochissime variazioni dal medesimo Pollaroli); «Ercole in Cielo» (Dramma recitato nel medesimo teatro in Venezia edita dallo stesso tipografo e poeta); «La Rosimonda» (Tragedia recitata nel medesimo teatro, edita dallo stesso tipografo e poeta nel 1696); «I Regi Equivoci» (Dramma recitato nel teatro S. Angiolo di Venezia 1967. Poesia di Matteo Noris, veneziano); «Tito Manlio» (Dramma recitato nel teatro di S. Gio. Crisostomo di Venezia nell'anno 1697. Venezia ibid. ivi. Poesia di M. Noris veneziano. Rappresentato poco prima a Pratolino; replicato nello stesso teatro nel 1698 con qualche mutazione: poi a Napoli nel real teatro S. Bartolomeo nello stesso anno; nel 1699 nel teatro di Verona, nel 1707 in Bologna e poi nell'antico teatro della Pace di Roma, dedicato alla nobiltà romana, e nello stesso anno al teatro del P. Palazzo in Napoli pel giorno natalizio di S.M. Carlo VI); «Amore e dovere» (Dramma recitato nel 1697 ivi, idem, edito dal medesimo. Poesia di Dom. David, veneziano); «Forza d'amore» (Dramma recitato nel teatro de' SS. Go. e Paolo di Venezia 1967. Venezia, Marino Rossetti 1697. Poesia di Lorenzo Burlini, veneziano); «L'Ulisse sconosciuto in Itaca» (Dramma recitato nella città di Reggio all'Altezza Serenissima di Rinaldo I. Duca di Modena, l'anno 1698); «Marzio Coriolano» (Dramma recitato in S. Gio. Crisostomo di Venezia l'anno 1698, edito dal Nicolini 1698. Poesia di Matteo Noris, veneziano); «Giudizio di Paride sul monte Ida» (Intermezzo per musica cantato nell'Accademia dei signori Animosi di Venezia a' 31 gennaio l'anno 1699 nel palazzo di S.E. il signor Gio. Carlo Grimani, Patrizio veneto, Venezia, senza nome di stamp. 1699. Poesia de' signori Accademici Animosi); «Faramondo» (Dramma recitato nel teatro di S. Gio. Crisostomo di Venezia l'anno 1699. Venezia, pel Nicolini 1699. Poesia di Apostolo Zeno. Replicato l'anno 1710 nel teatro Malvezzi di Bologna); «Il Color fa la Regina» (Dramma rappresentato nel teatro di S. Gio. Crisostomo di Venezia l'anno 1700. Venezia pel Nicolini, 1700. Poesia di Matteo Noris, veneziano); «Lucio Vero» (Dramma recitato nel medesimo teatro e stampato dallo stesso edit. Poesia di Apostolo Zeno. Replicato in Bologna l'anno 1717 nel Teatro Formigliari con musica del Perti); «Il Ripudio di Ottavia». (Dramma recitato nel detto teatro l'anno 1700 ed edito dal medesimo stampatore. Poesia di Matteo Noris); «Delirio comune per l'incostanza dei genii» (Dramma recitato nel suddetto teatro, edito dal medesimo teatro, edito idem, poesia di C.F. Pollaroli); «Ascanio» (Dramma recitato in Milano l'anno 1702, consacrato alle LL.RR.MM. di Filippo V e Maria Lodovica, regnanti nella Spagna. Milano, pel Malatesa 1702. Poesia di Pietro d'Averara, bergamasco); «Odio e Amore» (Dramma recitato in S. Gio. Crisostomo l'anno 1703. Venezia per Marino Rossetti 1703. Poesia di M. Noris. Replicato nel 1717 nel teatro Marsigli Rossi, ed in Napoli nel teatro R. di S. Bartolomeo nell'anno 1704); «Venceslao» (Dramma recitato nel suddetto teatro l'anno 1703. Venezia per Girol. Albrizzi 1703. Poesia di Apostolo Zeno. Replicato nel teatro Malvezzi di Bologna l'anno 1708 col titolo "Il Fratricida innocente, ossia il Venceslao", Musica di Giacomo Ant. Perti); «Almansore in Alimena» (Dramma recitato nel teatro di S. Angiolo di Venezia l'anno 1703, Venezia per l'Albrizzi 1703. Poesia del d.r. Giammatteo Giannini Veneziano. Rappresentato prima al Regio di Modena, replicato nel teatro di Verona il 1710); «Arminio» (Dramma per musica recitato in Pratolino l'anno 1703. Stamp. ivi. Poesia del D.r. Ant. Salvi, fiorentino, di Lucignano. Replicato in Venezia nel teatro S. Angiolo l'anno 1722); «Fortuna per dote» (Tragicommedia recitata nel teatro di S. Gio. Crisostomo di Venezia l'anno 1704. Venezia per Marino Rossetti 1704. Poesia di Girolamo Frigimelica Roberti, padovano); «Giorno di notte» (Dramma recitato nel suddetto teatro nel medesimo anno, ed edito dallo stesso tipografo. Poesia di Matteo Noris, veneziano); «La Fede nei tradimenti» (Dramma recitato dai convittori del nob. Collegio Tolommei di Siena pel Carnevale 1689. Replicato nel teatro di S. Fantino di Venezia 1705. Replicato poi nel teatro dell'accademia della città di Brescia l'anno 1711, replicato in Bologna nel 1716, in Rovigo nel 1717, in Ferrara, in Venezia, in Padova nel 1727, 1732); «L'enigma disciolto» (Favola pastorale per introduzione ad una nobile e suntuosa festa da ballo, fatta l'anno 1698 nel teatro della comunità di Reggio e consacrata all'A.S. di Rinaldo I. duca di Modena ecc. Reggio, per Ippolito Vedrotti, 1698. Poesia del d.r. G.B. Neri, bolognese. Replicato nel 1700 in Trevigi e nel 1705 in Venezia nel teatro di S. Fantino, poi nel 1709 in Udine ed in Bologna, e poi nel 1715, 1726, 1728 e 1736 in altre città); «Dafni» (Tragedia satirica rappresentata nel teatro di S. Crisostomo di Venezia l'anno 1705, edita da Marino Rossetti 1705. Poesia del co: Gir. Frigimelica Roberti); «Flavio Pertarido, Re de' Longobardi» (Dramma recitato nel suddetto teatro nel 1706. Venezia, per F. Pongini 1706. Poesia di Stef. Ghigi); «Filippo, Re della Grecia» (Dramma recitato nel sudd. teatro l'anno 1706, edito da Marino Rossetti, Venezia 1706. Poesia del co: Pietro Giorgio Barziza, patrizio veneto); «La vendetta d'amore» (Dramma pastorale recitato nel teatro Manfredini di Rovigo l'anno 1707. In Venezia per Antonio Baroli 1707. Poesia di incerto autore); «Alcibiade, ovvero la violenza d'Amore» (Opera tragicomica rappresentata nella città di Bergamo l'anno 1709. Milano per Gius. Malatesta 1709. Poesia d'incerto autore. Musica dell'atto I di Francesco Gasparini, romano; atto II di Carlo Francesco Pollaroli, bresciano; del III di Francesco Ballarotti. Replicata nel teatro del Dolo l'anno 1711. Venezia, appresso Antonio Bortoli 1712 in 12); «Il Falso Tiberino» (Dramma recitato nel teatro di San Cassiano di Venezia l'anno 1709. Venezia per Marino Rossetti 1709. Poesia di Apostolo Zeno e Pietro Pariati di Reggio); «Costantino Pio» (Dramma rappresentato in Roma l'anno 1710. Roma, per Ant. De-Rossi 1710. Poesia d'incerto autore); «Eraclio» (Dramma recitato in Roma l'anno 1712. Roma, a spese di Ant. DeRossi 1712. Poesia di Pier Antonio Bernardoni, bolognese. Musica dell'atto I d'incerto autore: del II di F. Gasprini; e del III di C. Francesco Pollaroli); «L'Infedeltà punita» (Dramma rappresentato nel teatro di S. Giov. Crisostomo di Venezia l'anno 1712. In Venezia, per Marino Rossetti 1712. Poesia dell'Ab. Francesco Silvani, veneziano. Pollaroli, bresciano e di Antonio Lotti, veneziano); «Spurio Postumio» (Dramma recitato nel suddetto teatro l'anno 1712, edito dallo stesso stampatore. Poesia del co: Agostino Piovene veneziano. Replicato l'anno 1718 nel teatro Falcone di Genova. Ibidem, stamp. Franchelli 1718); «Il Trionfo della Costanza» (Dramma recitato nel nuovo teatro delle Grazie di Vicenza l'anno 1714. Vicenza, per Tommaso Lavezzato 1714. Poesia d'incerto autore); «Scipione, Publio, Cornelio» (Dramma recitato nel teatro di S. Gio. Crisostomo di Venezia l'anno 1712. Venezia per Marino Rossetti 1712. Poesia di Agostino Piovene); «La Semiramide» (Dramma recitato nel medesimo teatro, ed edito dallo stesso stampatore nel 1714. Poesia dell'Ab. Fr. Silvani); «Ariodante» (Dramma rappresentato nel medesimo teatro, e stampato dallo stesso, l'anno 1716. Poesia del d.r. A. Salvi. Replicato nello stesso teatro il 1718 ed a Treviri nel 1722. Fu prima rappresentato a Pratolino col titolo di Ginevra; e con questo titolo recitato l'anno 1733 in S. Samuele di Venezia); «Germanico» (Dramma rappresentato nel suddetto teatro nel 1716. Stampato dallo stesso. Poesia del co: Pietro Giorgio Barziza Patr. veneziano); «Farnaceo» (Dramma recitato nel teatro di S. Cassiano di Venezia, l'anno 1718. Poesia di Dom. Lolli, napoletano); «Le Pazzie degli Amanti» (Dramma recitato nel teatro di San Fantino di Venezia l'anno 1719. Venezia, per Cristoforo Bartoli 1719. Poesia di Fr. Pasinari, veronese); «Il Pescatore disingannato» (Epitalamio Musicale (a cinque voci) per le felicissime nozze di S. Ecc. co: Carlo Lodovico di Colleredo, e Walsa, e Donna Eleonora Marchesa Gonzaga. In Venezia, per Dom. Lovisa 1721. Poesia di incerto au Core); «Il Pescatore Fortunato Principe d'Ischia» (Dramma recitato in Bologna nell'anno 1716 al teatro Formigliari. Poesia di Francesco Ant. Novi, napoletano); «Amore in Gara col Fasto» (Dramma recitato nel Teatro Manfredini di Rovigo l'anno 1718. Venezia per Cris. Bortoli 1718 in 12. Poesia dell'ab. Fr. Silvani); «Astimone» (Dramma rappresentato nella sala del sig. Federico Capranica. Roma, stamp. Bernabò 1719. Poesia d'un accademico Quirino); «Marsia deluso» (Favola pastorale in musica in 5 atti. Poesia di Agostino Piovene. Musica di C.F. Pollaroli, rappresentato al teatro di S.C. Crisostomo nel carnevale del 1714 in Venezia); «Innocenza riconosciuta» (Dramma per musica in tre atti. Poesia di Tommaso Malipiero. Rappresentato nel teatro di S. Angelo nell'autunno 1727); «Il giudizio di Paride» (Eseguito nel 1699 nell'accademia degli Animosi nel palazzo Arimani in Venezia); «Egisto» (Dramma pastorale rappresentato l'anno 1708 nel teatro Campanelle di Rovigo. In Venezia per Giambattista Zuccato 1708. Poesia di Francesco Passerini, veronese); Cantata «Fede, Valore, Gloria e Fama» eseguita nel 1716, nel palazzo dell'Ambas. Austriaco per festeggiare le vittorie di Carlo VI nell'Ungheria; «Jefte» (Tragedia sacra recitata in forma di Oratorio alla presenza di sua maestà l'Imperatore Leopoldo. Venezia per Marino Rossetti 1702. Poesia del co: Girolamo Frigimelica Roberti. Musica di C.F. Pollaroli: eseguito in Vienna nel 1710; Il Fétis scrive che gli altri Oratorii del Pollarolo sono sconosciuti. Ma noi troviamo che il Cicogna nella sua opera «Iscrizioni veneziane», (vol. V pag. 320) nell'elenco degli Oratorii eseguiti dal Coro degli Incurabili registra; expressum concentibus a D. Carolo Francisco Pollarolo ejusdem chori magistro eruditissimo. Venetiis 1707; «Samson vindicatus» (Dramma sacrum decantandum in Ecclesia Pii Ospitalis Incurabilium. Venetiis, 1706); «Rex regum in Veneti Maris Regia e Regibus adoratur» (Jac. Cassetti equitis Oratorium Incurabilium choro musica canendum in Domini Epiphania, armonicis Caroli Francisci Pollaroli numeris modulatum. Venetiis 1716); «Triumphus Fidei» (Oratorium musice donatum in Templo S. Salvatori Incurabilium. Venetiis 1712). Aggiungiamo ancora: La Fenice (Vienna, 1693), Triumphus verae crucis (Venezia, 1703), Joseph in Aegypto (Venezia, 1707), Convito di Baldassar (Roma, 1708), Davidis de Goliath triumphus (Venezia, 1718), ed infine Jephte, La Rosinda.

EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
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