PANTEO Bianca
(Soiano del Lago, 12 agosto 1876 - ?). Figlia del dott. Giulio, sindaco di Soiano, e di Luigia Zambaldi. Violinista di fama europea, riscosse fin da molto giovane, notevoli successi. Quattordicenne aveva già fatto parlare di sè quando, nel settembre del 1890, riportò al Teatro del Lido, a Venezia, un grande favore popolare suscitando, secondo i giornali "grande stupore ed ammirazione" (specie con la Mazurka di Wieniawasky e la Zapateado di Sarasate) "per la rara precocità dell'intuizione, del sentimento, per la tempra resistente, lo slancio, il fuoco, la ferrea volontà". In seguito tenne concerti in Austria, in Ungheria e a Londra; poi, tornata in Italia si esibì a Varese nel novembre del 1892. Ebbe critiche favorevoli su giornali stranieri, quali quelle di Hanslick nel "Neue Freie Presse" il quale il 22 dicembre 1893 scriveva: «Il suo presentarsi è quasi infantile, eppure Bianca Panteo è un'apparizione simpatica e splendida per il mondo moderno artistico. Colla sua tecnica brillante e spontanea ed il suo temperamento focoso fa una impressione sorprendente. Per ciò che riguarda la grandiosità del suono essa è unica fra le violiniste. Fra alcuni anni, quando il suo sentire sarà interamente sviluppato ed arricchito e la fanciulla sarà divenuta artista matura, prenderà il posto fra i primi del suo ramo». "La Perseveranza" disse di lei che aveva dimostrato "di possedere una vera anima d'artista, colla vivacità della sua esecuzione, in cui trovi, cosa notevole per una fanciulla ai primi passi della carriera, uno spizzico di geniale personalità affermatasi coll'espressione ardita, la nervosità e la vigoria straordinaria della cavata, talvolta un po' troppo vibrata, e la baldanza giovanile con cui affronta e vince le terribili difficoltà disseminate nei pezzi da lei eseguiti". Nell'agosto del 1900 si esibiva in un concerto dedicato a Gasparo di Salò ottenendo strepitosi successi. Altri "trionfi" ottenne in seguito, stabilendosi poi, agli inizi del sec. XX, a Berlino (1904).

EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
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