OSTALI Pietro
(Lonato, 1877 - Milano, 1961). Figlio di Angelo (v.) ereditò da lui una grande passione per la musica. Dipendente di una ditta importatrice di cotone di Milano ne divenne titolare avviando una rilevante attività industriale. Continuò, tuttavia a coltivare la musica e divenne uno dei più noti compositori di operette del suo tempo sotto lo pseudonimo "Italos". Nel 1923 preleva la prestigiosa Casa Musicale Sonzogno, in gravi difficoltà dopo la morte, nel 1920, dei fondatori Edoardo e Lorenzo Sonzogno. Portò nell'azienda (che assume la ragione sociale Casa Musicale Sonzogno di Pietro Ostali) l'esperienza del manager e la passione del musicista riabilitando, fra l'altro, compositori caduti ingiustamente nell'oblio, come Cilea e Wolf-Ferrari. Inoltre aggiunge nuovi titoli al repertorio con opere di Giordano, Lattuada, Lualdi, Porrino, Smareglia, Wolf-Ferrari, e acquisisce i diritti per l'Italia di opere di Debussy, Ravel, Milhaud, Ibert e Richard Strauss. Al contempo continua l'attività di compositore di operette. Nel novembre 1925 ottiene grande successo, al "Fossati" di Milano, "La bella di Scozia", su libretto di Carlo Vizzotto. Sull'operetta il "Corriere della sera" scrisse che "se Franz Léhar e Oscar Strauss fossero stati a teatro avrebbero provato un acutissimo senso d'invidia". La rappresentazione a Brescia al Teatro Sociale il I marzo 1926 della sua operetta "La governatrice" lo fece acclamare "fra i primissimi e i cultori della composizione operettistica...". Il critico della "Sentinella Bresciana" registrava "La signorilità inesauribile delle melodie e dei brani comici; la composta distribuzione descrittiva dei momenti or passionali or buffi; furono sottolineate dal pubblico gremito che plaudì a scena aperta e chiese il bis del preludio del terzo atto e volle alla ribalta l'Autore una decina di volte". Sempre più preso dalle cure della Casa editrice l'Ostali compare sempre meno frequentemente nelle cronache delle rappresentazioni teatrali. Nonostante un bombardamento dell'agosto 1943 distrugga completamente la sede, l'archivio, le lastre di piombo incise, un patrimonio inestimabile di documenti preziosi e materiali di enorme valore storico, Pietro Ostali riesce, con la collaborazione del figlio Enzo (1913-1984) a riavviare in pieno l'attività dell'azienda e a far fronte alle crescenti difficoltà dell'editoria, lasciando in eredità al figlio Enzo la guida dell'azienda.

EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
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