Antonio Meneghetti
MENEGHETTI Antonio o Nino
(Ancona, 23 nov. 1890 - Brescia, 5 luglio 1973). Figlio di un colonnello di fanteria si stabilì presto nel Bresciano. All'età di sei anni manifestando grandi attitudini per la musica fu a scuola del maestro Marangoni a Brescia e a Desenzano. Iscrittosi al Politecnico di Torino, frequentò dal 1909 al 1914 anche il Conservatorio della città ottenendo il diploma in pianoforte. Presto compose e pubblicò musica sotto lo pseudonimo "Dux". Con lo scoppio della I guerra mondiale, fu allievo della Scuola di guerra di Modena. Abbandonata l'idea di diventare ufficiale del genio militare, divenne ufficiale di fanteria. Ufficiale della IV Compagnia del 92 fanteria in turno di riposo a Bassano del Grappa, gli capitò l'occasione di musicare la "Canzone del Grappa" composta dal gen. Emilio de Bono, canzone che contrabbandata come spontaneamente nata dalla popolazione rimasta oltre le linee nemiche, venne per la prima volta eseguita il 24 agosto 1918 alla presenza del re Vittorio Emanuele II, del Duca di Aosta, del Gen. Diaz, Badoglio, Giardino nel grande prato prospiciente Villa Dolfin di Rosa a Galliera (Vicenza) sede del Comando del IX Corpo d'Armata da un coro di 300 soldati e da una banda di 50 musicanti diretti dallo stesso Meneghetti. Presentata poi come opera (parole e musica) di De Bono e anche di altri solo nel 1922 la Canzone verrà pubblicata come composta dal Meneghetti su parole di De Bono dall'editore Carisch. Pur continuando dopo la guerra la carriera militare continuò a studiare armonia e contrappunto come allievo di Benedetti Michelangeli padre, e poi a Como (1930 - 1934), a Milano (1934 - 1939) dove fu per cinque anni allievo del maestro Anfossi al quale ebbe modo di presentare il giovanissimo Arturo Benedetti Michelangeli. A Milano pubblicò una raccolta di canzoni ed un inno del Corpo d'Armata per il quale ebbe una medaglia d'oro. Trasferitosi di nuovo a Brescia nel 1939 come colonnello del 77° reggimento di fanteria "Lupi di Toscana", allo scoppio della II guerra mondiale fu inviato sul fronte francese e poi in Albania. Fatto prigioniero dai greci nel gennaio 1941 e consegnato agli inglesi, fu da questi trasferito a Creta e poi nel campo di concentramento di Iol in India, un villaggio ai piedi dell'Himalaya. I lunghi anni di prigionia furono meno pesanti grazie alla passione per la musica. Con piccoli guadagni riuscì a comperarsi un armonium sul quale compose anche una Messa che poi mandò in omaggio a Pio XII; inoltre mise assieme un coro. Tornato a Brescia nel 1945 lasciò la carriera militare con il grado di generale di brigata e si dedicò alla musica.
EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
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