Gruppo Musicale "Girolamo Frescobaldi"
GRUPPO Musicale "Girolamo Frescobaldi"
Venne promosso nel 1952 per iniziativa del prof. Ernesto Meli e di Padre Giustino Carpin, Minore Conventuale. Un atto notarile diede formalmente vita ad una associazione di fatto, stipulata dai soci fondatori, nelle persone dell'avv. Pier Luigi Bossoni, della prof. Giuliana Bonifazi Quilleri e del citato prof. Meli; la sede fu stabilita presso il Convento di S. Francesco d'Assisi in Brescia. Nello Statuto, allegato all'atto, venne precisata come finalità primaria quella di valorizzare la letteratura musicale destinata all'organo e, più in generale, a carattere religioso, vocale e strumentale; venne anche fissato, con rad. 2, un principio innovatore per l'attività di un ente concertistico nella norma dell'ingresso libero e gratuito per il pubblico, allo scopo di avvicinare il maggior numero di musicofili, ad un genere sostanzialmente specializzato, impostato in senso rigorosamente culturale. Va sottolineato che sino a quell'epoca l'attività musicale bresciana era stata promossa dal Teatro Grande (stagione lirica) e dalla Società dei Concerti di Brescia (musica da camera), cui si era aggiunta, dal 1945, la Società Bresciana dei Concerti Sinfonici S. Cecilia: il Gruppo Frescobaldi costituì, quindi, un tentativo originale rispetto alle precedenti iniziative, quasi esclusivamente rivolte al patrimonio musicale ottocentesco. Nel periodo 1952-1956 l'attività del Gruppo fu indirizzata precipuamente allo scandaglio della letteratura organistica di ogni epoca e scuola, per lo più ignota al grande pubblico: era l'epoca in cui l'organo in Italia era considerato esclusivamente come strumento liturgico, nella chiesa, o di studio (con annessa prova di composizione), nei Conservatori di Musica. Il consenso del pubblico all'iniziativa fu crescente. Dal 25 al 27 aprile 1956 il Gruppo Frescobaldi organizzò le "Celebrazioni frescobaldiane" ad inaugurazione del restauro storico, il primo in Italia, dell'organo Antegnati (1581) della chiesa di S. Giuseppe in Brescia: vennero eseguiti, in integrale, i "Fiori Musicali" (1635) di Girolamo Frescobaldi, a cura di Luigi Ferdinando Tagliavini, che aveva anche diretto i lavori di restauro (Messa della Domenica), Alessandro Esposito (Messa degli Apostoli), Angelo Surbone (Messa della Madonna), Giuseppe De Donà (Vespri della Domenica, degli Apostoli e della Madonna), con la partecipazione del coro del Seminario Diocesano diretto da don Giuseppe Berardi; il ciclo fu registrato dalla RAI e trasmesso in numerosi Paesi europei, attirando l'attenzione sui caratteri dell'organaria italiana classica e sui suoi strumenti. Con tale iniziativa il Gruppo Frescobaldi si poneva come protagonista della nascente Orgelbewegung italiana: dalla letteratura organistica l'attenzione si spostava allo strumento per realizzarla, con un ritorno agli originari criteri costruttivi artigianali dell'organo italiano classico, nel superamento dell'estetica degli strumenti di fabbrica. Dal 25 al 29 aprile 1959 il Gruppo Frescobaldi organizzò una manifestazione a carattere di festival, la prima del genere in Brescia, denominandola "Prima Settimana della Musica Barocca", con la quale venne posto il fondamento per la ricerca, la trascrizione e lo studio della produzione strumentale e vocale bresciana dalla fine del Cinquecento alla metà del Settecento. Di questo eccezionale avvenimento si è perduta ogni documentazione ufficiale; si ritiene perciò utile riportarne integralmente il calendario artistico: "25 aprile: prolusione di Francesco Flora sul tema "Introduzione al Barocco" (sala della Camera di Commercio); inaugurazione del restauro storico dell'organo Antegnati della chiesa di S. Carlo (1636): organista Anton Nowakowski; 26 aprile: prima ripresa assoluta degli "Affetti Musicali Opera Prima" (1617) di Biagio Marini nella trascrizione di Riccardo Nielsen, esecutori: Giulio Franzetti, Anna Bonomelli, violini; Gilberto Manenti, violoncello: Luigi Ferdinando Tagliavini, cembalo; complesso dei flauti della Filarmonica di Varsavia (chiesa dei S.S. Cosma e Damiano); 27 aprile : inaugurazione del restauro storico dell'organo Bonatti (1714) di S. Maria in Valverde di Rezzato: organista Angelo Surbone; "La produzione cembalistica di G. Frescobaldi e del suo tempo": clavicembalista Ruggero Gerlin (salone di S. Francesco d'Assisi); 28 aprile: "La sonata per violino nel periodo barocco": violinista Giulio Franzetti, clavicembalista Raffaello Monterosso (salone di S. Francesco d'Assisi); "L'opera organistica e clavicembalistica di Domenico Zipoli: organista e clavicembalista Luigi Ferdinando Tagliavini (Chiesa Maggiore della B.V. delle Grazie); 29 aprile: "Il concerto grosso nel periodo barocco": Orchestra della Società Corelli di Roma (salone di S. Francesco d'Assisi)". Alla prima settimana Barocca aderirono i Comuni di Brescia, Ferrara e Prato, il Centro Studi Musicali "G. Frescobaldi" di Ferrara, la Discoteca di Stato di Roma; la RAI provvide a registrare l'intero ciclo, che fu trasmesso dagli enti radiofonici di Argentina, Belgio, Canada, Francia, Finlandia, Inghilterra, Germania Occidentale, Giappone, Grecia, Olanda, Polonia, Portogallo, Svizzera e Sud Africa. Nell'ambito dello spirito d'iniziativa del Gruppo Frescobaldi venne promossa, sempre nel 1959, la pubblicazione de "L'Organo, rivista di cultura organaria e organistica", con sede presso la Nuova Cartografica, il cui primo numero vide la luce nell'anno seguente, per la direzione dell'insigne organologo Renato Lunelli e di Luigi Ferdinando Tagliavini (la pubblicazione è tuttora operante, anche se trasferita presso l'editore Patron di Bologna). Presieduto da Ernesto Meli dalla fondazione sino al 1960 e quindi da Pier Luigi Bossoni (segretari prima lo stesso Bossoni, e dal '60 il M° Giovanni Ugolini), il Gruppo Frescobaldi ritornò alla normale attività concertistica negli anni 1960-1970, cessando poi ogni attività. Lo scopo promozionale organistico ed organario per cui era sorto poteva considerarsi sostanzialmente e felicemente esaurito: dall'esempio bresciano erano scaturite, più o meno direttamente, altri complessi con simili iniziative, prima in Lombardia e nelle regioni limitrofe, in seguito, via via, in ogni parte del nostro Paese.
EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
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