KERLINO Giovanni
Liutaio. Una tradizione raccolta da un liutaio lo fa nascere nel Tirolo italiano nel 1391. Dal 1410 al 1437 avrebbe abitato a Brescia. Di qui avrebbe peregrinato nella Bassa Bretagna, rimanendovi fino al 1446. Ritornato a Brescia fino al 1450, ripartì per la Bretagna, dove sarebbe morto un anno dopo. Si tratta probabilmente di una leggenda ma con qualche parvenza di verità. Il nome ha fatto pensare ad alcuni studiosi (La Borde ecc.) che fosse bretone. Ma il Fétis l'ha rivendicato a Brescia. Viene anzi ritenuto da qualcuno (Edoardo Schebek e il Laborde) il fondatore della scuola liutistica bresciana, una delle più antiche e rinomate, mentre come hanno notato il Valentini e il Fétis distingue poi due periodi principali dell'arte liutistica italiana; quello delle viole, e quello del violino, ponendo tra i rappresentanti del primo il Kerlino e, nell'altro, Gasparo da Salò: di più soggiunge, esser convinto che la viola posseduta da Koliker in principio di questo secolo fosse fattura del Kerlino e che tutti i liutai del suo tempo non hanno fabbricato che "des rebecs, des violes des toutes dimensions, des lire d'arco, et des lirones à onze et douze cordes". A conferma di ciò, narra il Bertolotti, che la marchesa Isabella d'Este nel 1405 incaricava il liutista Giov. Angelo Testagrossa di recarsi a Brescia per giudicare di certe viole, ordinate al Maestro Kerlino. Antonio Venturi, dilettante di musica e raccoglitore di strumenti d'arco, possedeva una viola attribuita al Kerlino, che doveva trovarsi presso l'Istituto musicale da lui fondato in Brescia. In verità sembra che l'attribuzione delle viole gonzaghesche al Kerlino si debba a Stefano Davari, il quale avendo trovato nell'archivio Gonzaga di Mantova la notizia di un maestro bresciano che nel 1495 e 1499 avrebbe fabbricato quattro viole per la marchesa Isabella d'Este Gonzaga, le attribuì al Kerlino, mentre Luigi Francesco Valdrighi è più propenso a ricorrere a Laurentius Papiensis (Gusnavo) e al Keclina (v.). A ingarbugliare ancor più la questione Pio Bettoni cita un Kerlino nato a Maclodio nel 1580.

EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
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