GRASSI Antonio
(Brescia, 3 maggio 1886 - 2 marzo 1945). Di Pietro e di Caterina Savardi. Avvocato e proprietario di una farmacia, appassionato cultore di musica e violinista, fu per lunghi anni consigliere dell'Istituto musicale Venturi, presidente della Società dei Concerti. Liberale zanardelliano, fu azionista della "Provincia di Brescia". Per i suoi atteggiamenti politici fu aggredito dai fascisti sulla fine dell'ottobre 1926 assieme all'on. Ducos in pieno centro cittadino. Fu consigliere dell'Istituto sociale di istruzione e membro della Congregazione di carità. Come violinista fu allievo del maestro Romanini e fece parte del trio e quartetto per esecuzioni private. Fu per anni l'animatore della vita musicale bresciana, noto ai musicisti e interpreti di tutta Italia e anche d'Europa, organizzatore dapprima delle manifestazioni di musica da camera, svoltesi in un primo tempo nella sala Apollo del palazzo Martinengo e poi nel salone Da Cemmo. Animatore della Società dei Concerti, fece conoscere molta musica sconosciuta a Brescia di giovani autori compresi i bresciani Manenti, Tonelli, Togni, Margola ecc. Organizzò cicli di conferenze ed egli stesso tenne numerose commemorazioni di date e musicisti. Formò fin dal 1934 un'orchestra d'archi per la divulgazione della musica barocca. Fu collaboratore del "Popolo di Brescia" e di altri giornali e pubblicazioni e scrisse valide opere di storia della musica. Socio dell'Ateneo di Brescia, pubblicò nei "Commentari": "Ottocento musicale bresciano. Il teatro" (1936 p. 211-227); "Ottocento musicale bresciano. La musica da camera" (1938 p. 115-135); "Lo spirito epico di Giuseppe Verdi" (1939 p. 41-p. 38); Pubblicò inoltre: "Bellini-Wagner-Verdi" (Milano "Erba" 1935); "Lizt: il domatore" (Brescia, Orfani, 1936); "Ottocento musicale bresciano" (ibidem, 1936); "Santità di Beethoven" (ibidem, 1937); "La musica da camera" (ibidem, 1938); "Sintesi storica dell'arte e dell'azione" (Brescia, Apollonio, 1942). Ebbe farmacia in via G. Mameli, 24. Si distinse per la preparazione di medicinali, liquori tonici e ricostituenti, prodotti igienici e profumi e per il brevetto del'Hair's Restorer (Restoratore dei Capelli) l'acqua celeste africana, il Cosmetico Chimico Sobrano, il callifugo "Kalol" e le tinture per capelli e per barba di cui tenne una fabbrica a Brescia in via Trento.

EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
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