GHEDINI Giorgio Federico

GHEDINI GIORGIO FEDERICO. - Nato a Cuneo nel 1892, studiò il pianoforte, l'organo e la composizione al Liceo di Bologna, dove fu allievo di M. E. Bossi. È titolare della cattedra di armonia, contrappunto e composizione al Liceo musicale di Torino.
Al suo attivo conta molta musica da camera, liriche per canto e pianoforte, musica sacra e profana a sole voci, una Sonata e una Fantasia per pianoforte, e l'opera in un atto L'Intrusa (da Maeterlink) non rappresentata. Nel genere sinfonico è autore di una Partita (1925), Concerto grosso per archi e fiati (1927), Ouverture drammatica (1922), Andantino soave, Pastorale elegiaca (1926).
La Partita, edita da Ricordi, composta di cinque pezzi, ebbe la prima esecuzione a Torino nel 1927 diretta da V. Gui.

Giulio Cesare Paribeni
Sinfonisti italiani d'oggi. Guida per i radio-amatori dei concerti
Musica sinfonica, da camera e varia n. 6-8
Milano, ERTA - Edizioni Radio Teatrali Artistiche, 1932.

Ghedini Giorgio Federico, n. a Cuneo l'11 luglio 1892 da madre casalese. Artista multiforme: iniziato lo studio del pianoforte all'età di 7 anni sotto la guida di Evasio Lovazzano, conseguì tali progressi da potere, appena undicenne, esibirsi in qualche concerto. Contemporaneamente si cimentava nell'organo, riuscendo a soli 10 anni a sostituire il Lovazzano in Chiesa, mentre a 15 eseguiva la parte di quello strumento nell'opera La figlia di Jorio al Regio di Torino. Entrato nel 1905 al Liceo di quest'ultima città, studiava col violoncellista S. Grossi, che lo mise ben presto in grado di affrontare anche col violoncello il giudizio del pubblico. Nel 1911 infine, si diplomava in composizione al Liceo di Bologna, dopo aver appreso l'arte del contrappunto da Giovanni Cravero. Dedicatosi alla direzione orchestrale, nel 1912 dirigeva la stagione lirica al Toselli di Cuneo, ottenendo un clamoroso successo. Altre sue memorabili direzioni furono quelle sinfoniche e liriche al Regio (1915, 1920). Chiamato a reggere la cattedra di contrappunto e fuga al Liceo di Torino, formava una schiera di ottimi allievi. Come compositore dettò: l'Intrusa, melodramma; Carolina di Savoia, melologo, applaudito in molte città d'Italia; Messe; Cori sacri; Laudi; Litanie: Liriche: Romanze; Pezzi strumentali; Sonate per viol. e pian. e violone. e pian.; Quartetti; Quintetti; Concerti grossi; Sinfonie, oltre a revisioni e trascrizioni di musiche antiche, e di canti sacri e popolari.

Beniamino Rossi
Dizionario dei musicisti casalesi o monferrini
Casale Monferrato, Stabilimento Tipografico Miglietta, Milano & C., 1942.


(Cuneo, 1892 - Nervi, Genova 1965). Direttore d'orchestra, compositore autore di una vasta produzione sinfonica, sacra, e da camera. Trovò ispirazione a Belprato per la composizione del concerto per violino ed archi, detto il «Belprato», pregevole composizione in cui l'autore ha trasfuso la poesia ed il fascino della natura del paesaggio di Belprato.

EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
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