BAZZINI Antonio

(Brescia, 11 marzo 1818 - Milano, 10 febbraio 1897). Fin dagli otto anni incominciò a studiare violino con il maestro F. Camisani. Nel 1836 concorse al posto di primo violino al teatro di Bergamo ma fu respinto da I. S. Mayr. Nello stesso anno veniva da Paganini esortato a intraprendere l'attività concertista in Italia e in Europa. Manifestò subito tutte le virtù del grande violinista: agilità, esattezza, vigore, soavità; ma qualità sua particolare fu l'interpretazione dei sentimenti ed intendimenti dei compositori, nei più diversi motivi dell'animo tanto da venir definito il "Leopardi del violino". Né si limitò al violino. Già a 16 anni infatti, fece eseguire a Brescia nella chiesa della Pace sei Overtures per grande orchestra. Furono sempre trionfali le sue esecuzioni violinistiche. Suonò a Milano, Venezia, Verona, Trieste e poi in Germania (1841-1845), Danimarca, Austria, Ungheria, Polonia. Ebbe lodi da R. Schumann. Nel 1848 fu in Francia e poi in Spagna dove si fermò un anno. Nel 1852 fissò la sua residenza a Parigi dove tenne moltissimi concerti alternati da frequentissime tournée in Inghilterra, Germania, Belgio e Olanda. Ma concerti tenne anche a Brescia specie agli inizi della sua carriera artistica e dove tornò nel 1864 rimanendo nove anni e componendovi le opere di maggior impegno (overtures per il Saul di Alfieri, Re Lear, i primi Quartetti). Nel 1867 tentò anche il teatro con l'opera "Turanda" (Teatro della Scala, Milano 13 gennaio 1867) che però ebbe scarso successo. Nel 1873 fu chiamato ad insegnare composizione al Conservatorio di Milano, del quale nel 1882 venne nominato direttore, assorbito nell'attività creativa e didattica, con allievi come Catalani, Puccini, Mascagni, Bossi ecc. La sua presenza ad un posto così eminente, grazie alle idee professate con la massima convinzione e superiorità di intenti e grazie alla sua indiscussa personalità artistica, significava una svolta nello sviluppo della musica a venire. Fin dal 1864 erano state fondate quasi contemporaneamente le due prime Società concertistiche in Italia: la "Società del quartetto" di Milano e la sua omonima a Firenze, con chiari intendimenti. Su quell'esempio, cui egli non era rimasto estraneo, il Bazzini darà vita alla "Società dei Concerti" di Brescia, pochi anni dopo. Il Bazzini fu considerato come uno dei più grandi violinisti del suo tempo. Alla bravura concertistica abbinò quella creativa della "musica pura" per la quale fu contrapposto a Verdi. Il catalogo delle opere è notevole: "Saul" Overtura alla Tragedia d' Alfieri; "Re Lear" Overtura; "Francesca da Rimini", Poema sinfonico, musiche corali e orchestrali come "La resurrezione di Cristo", "Salmo 51", "Salmo 56", "Sinfonia cantata" per soli coro e orchestra. Scrisse sei Quartetti ed un "Quintetto" d'archi, quattro "Concerti" con l'orchestra, "Grande Allegro da concerto", una "Sonata in mi minore", "Fantasie" souvenirs e variazioni su varie opere teatrali, ed un bel numero di pezzi vari per violino, e musica vocale da camera, duetti, canzonette, stornelli, romanze (fra cui celebre "Il prigioniero di Josephstadt"); fantasie ("Esmeralda", Rimembranza della Sonnambula"), "Variazioni brillanti per la Sonnambula" ecc.

EB – Enciclopedia Bresciana di Antonio Fappani
Fondazione Civilità Bresciana
Brescia
www.enciclopediabresciana.it