Il Fondo ”Gianfranco Plenizio„

Questo archivio è probabilmente la collezione di romanze italiane più completa al mondo. La sua creazione si deve alla tenacia di Gianfranco Plenizio, che nel corso di decenni ne ha raccolte e catalogate più di 20.000.

Il DMI, accogliendo il lascito di Plenizio, al quale è intitolato l'Archivio, ha intrapreso un’opera di integrazione delle romanze contenute in altri lasciti inserendo nel database partiture originali e cataloghi editoriali generali non presenti nella catalogazione iniziale.

Il numero degli spartiti è stato quindi fortemente incrementato.

Gianfranco Plenizio (che in basso presenta personalmente il suo archivio) ne faceva uso corrente in concerti e lezioni pubbliche, scegliendo arrangiamenti e dando modo a cantanti italiani di cimentarsi con queste forme musicali.

Il preziosissimo tesoro musicale è a disposizione di musicisti, studiosi o studenti che desiderano approfondire la loro conoscenza della Romanza Italiana o che intendono proseguire nell'attività di Gianfranco Plenizio.


Gianfranco Plenizio presenta l’Archivio delle Romanze



Esempio: una Romanza

Musica

Musica originale di Francesco Paolo Tosti.
Al pianoforte Gianfranco Plenizio
con Roberto Abbondanza, baritono

[Su gentile concessione degli interpreti ed eredi]

Romanza

(Da "La Chimera" di Gabriele d'Annunzio)
  • Ella tremando venne
  • alfine, ove a me piacque.
  • Che mai dicevan l’acque
  • ne ’l silenzio solenne?

  • Palpitavan le stelle
  • ne la conca profonda;
  • come fiori, più belle
  • splendeano in tra la fronda.

  • Parevano i roseti
  • ne l’ombra alte compagi
  • di neve: in loro ambagi
  • avean cari segreti.

  • Ella con le due braccia
  • il mio collo ricinse,
  • e mi porse la faccia,
  • e tutta a me s’avvinse.

  • Con sì lungo piacere
  • io la baciai d’amore,
  • che parvemi ne ’l cuore
  • tutte le rose avere.

  • Ben or, se l’aulorose
  • labbra onde il miel trabocca
  • bacio, sapor di rose
  • mi si diffonde in bocca.


archivio delle romanze italiane 2020_700